Il loro primo atto da consiglieri regionali? Alessandra Salvatore e Giose Trivisonno non hanno dubbi: una proposta di legge per dimezzare l’indennità degli inquilini di Palazzo D’Aimmo.
Candidati nel Pd a sostegno di Roberto Gravina, i due consiglieri comunali dem di Campobasso (lei è stata anche in campo alle politiche nel collegio maggioritario della Camera, lui è capogruppo a Palazzo San Giorgio) illustrano il punto principale della loro proposta all’interno del fronte progressista.
«Il nostro primo atto – spiega Alessandra Salvatore – sarà il deposito di una proposta di legge con richiesta di procedura d’urgenza per la riduzione del 50% di tutti i compensi di consiglieri, assessori e presidente. Non è un cedimento all’anti politica, la politica per noi è una cosa bella, alta. È un gesto di responsabilità perché pensiamo che i cittadini debbano riconciliarsi con le istituzioni in un momento di grande difficoltà il Paese e per il Molise in particolar modo. Del resto la nostra è una delle Regioni con le indennità più alte in assoluto pur essendo una delle più piccole d’Italia, quindi pensiamo che si debba dare un segnale per riconquistare la fiducia dei cittadini nel segno della sobrietà».
Aggiunge sul punto Giose Trivisonno: «È l’amore per la politica che ci spinge a fare una proposta del genere perché la politica deve riavvicinarsi ai cittadini, deve essere empatica e umile. Dimezzare le indennità dei consiglieri regionali crediamo che possa aiutare questo riavvicinamento. La politica deve essere capace di risolvere i problemi e non restare distante. Non saranno eccessive le risorse risparmiate? È comunque un segnale. E quelle risorse vanno reinvestite nel sociale, a sostegno di chi non riesce a fare la spesa. Per aiutare concretamente i molisani».
In cima agli altri temi su cui i due esponenti dem assicurano impegno c’è la sanità. «Sanità pubblica – ribadisce Salvatore – al centro del sistema con investimenti massicci sul personale. Devono essere eliminati gli sprechi ma non le cure, quindi riduzione delle liste d’attesa. E, soprattutto, la sanità deve intervenire in maniera efficace rispetto alle patologie tempo dipendenti».
Ancora, «lotta allo spopolamento, infrastrutture immateriali e materiali. Lo smart working come strumento per impedire ai nostri ragazzi di andare via. Infrastrutture viarie, con il raddoppio delle strade e un sistema ferroviario degno di questo nome. Puntiamo – prosegue – sul sistema mare-montagna, sui parchi: quello nazionale del Matese non è ancora attivato, quello delle Morge non è ancora realtà. Su arte e cultura
possiamo investire coi fondi del Pnrr e con quelli strutturali europei per far emergere il Molise che non ti aspetti».
Infine, Salvatore e Trivisonno promettono battaglia contro l’autonomia differenziata: «Metteremo in campo ogni tipo di azione che possa contrastare questa scelta scellerata per l’Italia, il Meridione, le aree interne e il Molise».

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