I paradossi della sanità molisana. Reparti chiusi e servizi ridotti perché manca personale, macchinari essenziali “in avaria”, liste d’attesa lunghe una vita e pazienza che salta spesso quando ci si reca al Cup per prenotare. Anche lì, pochi operatori con tutte le conseguenze del caso. Eppure, disponibile negli negozi virtuali di Apple e Google, i cosiddetti store, c’è un’app nuova di zecca (così pare), che si chiama Molise Salute e consente di prenotare e pagare le visite, gestire i propri appuntamenti. Senza innervosirsi per file e intoppi (per la data fornita dall’Asrem sì ma l’applicazione informatica non ne ha responsabilità), tutto attraverso il proprio telefonino. Peccato che nessuno lo sappia.
Molise Salute è di una società del Casertano (che ne ha il copyright), AK12 srl, “partner tecnologico per la progettazione e la programmazione dei sistemi Ict”, si legge sul suo sito. La stessa azienda che ha realizzato due anni fa MyCupt Molise, stessa app stessa funzione per il sistema sanitario regionale del Molise che fu lanciata, questo almeno sì, con un comunicato stampa. Ma di cui poi non si è saputo più nulla. Nel senso che evidentemente non è diventata operativa.
«Tramite l’app Molise Salute puoi: prenotare una prestazione specialistica ambulatoriale, a partire da una impegnativa del Servizio Sanitario Nazionale di tipo Nre (Nuova Ricetta Elettronica) o prestazioni Alpi (attività libero professionale intramuraria); consultare e gestire i tuoi appuntamenti direttamente da smartphone, pagare o consultare lo storico dei pagamenti effettuati. Per accedere all’app puoi utilizzare le credenziali di accesso Spid». Queste le brevi informazioni che si trovano nello store di Google. L’ultimo aggiornamento il 29 giugno scorso. Più di 100 download, indica sempre la pagina di Google Play. Forse sono anche molti per un’applicazione di cui nessuno ha informato i molisani.
Una volta entrati con Spid, procede tutto normalmente. «Il servizio on-line del Centro unico di prenotazione consente ai cittadini molisani di prenotare visite specialistiche e di diagnostica strumentale presso gli enti Regione Molise – spiega l’app – aderenti al servizio (…) e pagare tramite PmPay (…)». Quanto alla gestione degli appuntamenti ci sono le info per disdirli e quelle per ritrovarli, qualora l’utente non ricordasse data, ora o struttura. Al momento, avvisa Molise Salute, non è possibile prenotare le prestazioni del laboratorio analisi e del centro trasfusionale. Per una visita specialistica, poi, presa a caso per provare, il sistema indica due date tra cui scegliere con un medico a Isernia. Dunque, Molise Salute funziona, nel senso che ha accesso alle agende dell’azienda sanitaria regionale. E questo vuol dire che la società che l’ha realizzata un rapporto con Asrem o Regione Molise ce l’ha.
Ma se si procede oltre, accettando una delle due date e fissando quindi l’appuntamento, poi pagando la prestazione, sarà davvero efficace la prenotazione? I medici specialisti, al pari degli utenti della sanità, sanno dell’esistenza di questa app?
La sola certezza è che è online, disponibile. È solo in fase di rodaggio? E in questo caso, vale la pena ripetere, se si prenota con Molise Salute (perché semplicemente ci si è imbattuti nell’app e si fa legittimo affidamento su un prodotto dello store di Apple o Google) è valido per il servizio sanitario regionale? Magari, probabilmente, assolutamente sì. Ma allora perché non comunicare una novità attesa da anni che metterebbe finalmente il Molise al pari con le altre Regioni? Altrove gestire visite, esami, referti con lo smartphone è da tempo un gioco da ragazzi. Qui da noi la realizzazione di un’app era prevista dall’appalto per il Cup unico assegnato al Cns di Bologna a fine 2020 (il partner tecnologico del Cns per la gestione delle prenotazioni è Engineering). Sono passati tre anni e di app ce n’è più di una. Ma non si vede. E non è l’unica lacuna del Cup, che unico non è affatto visto che le agende dei privati ne sono ancora per la maggior parte fuori.
Un paradosso. La disastrata sanità molisana, commissariata da 14 anni, riesce a portare a casa un risultato positivo, finalmente un’innovazione, un servizio che cambierebbe anche la percezione negativa che i molisani hanno del sistema. E non lo dice a nessuno. Strano, converranno tutti. Un mistero. Si spera non sia “glorioso”. Che cioè la risposta alla curiosità giornalistica (anche per esempio sul fatto che i contribuenti abbiano pagato o meno qualcosa per la realizzazione di questa app) sia soddisfatta subito e con una spiegazione lampante, trasparente. Una motivazione seria, serena. Molise Salute è solo in rodaggio, per dire. In questo caso, il tempo è maturo per farla anche partire. O no?
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