A due mesi dal voto per le regionali, nessuna notizia ancora del bilancio di previsione. «La politica è in vacanza. Comuni, cittadini e imprese possono aspettare».
Il consigliere Roberto Gravina, candidato presidente dei progressisti ed esponente del Movimento 5 stelle punta il dito dai banchi della minoranza. Il bilancio, dice, «è stato uno dei temi della campagna elettorale.Per la verità, è stato anche uno dei temi della scorsa consiliatura, il disastro dei conti pubblici regionali ma ad oggi, dopo due mesi – 60 giorni – notizie non se ne hanno».
Gravina incalza: serve maggiore e immediata operatività nella fase di avvio della nuova legislatura. Invece, «la politica regionale è in vacanza. E pazienza se Comuni (e i cittadini) e imprese sono in attesa di ricevere il dovuto. Bisogna aspettare, così ci hanno detto all’indomani dell’insediamento della legislatura targata Roberti. – ha aggiunto Gravina – Se le finanze regionali seguissero lo stesso principio degli enti locali, a quest’ora la Regione sarebbe stata abbondantemente commissariata, non solo evidentemente per le gravi lacune e mancanze, il mancato rispetto dei termini di legge, ma soprattutto per lo stato dei conti pubblici regionali. Ed invece, bontà loro (e pure nostra visto che di questa Regione siamo consiglieri ma soprattutto abitanti) possiamo aspettare. Si dice: dobbiamo ascoltare il partenariato e in agosto è impossibile. Ma poi qualcuno ha provato a contattarlo il partenariato che magari sorprendeva tutti dando disponibilità per chiudere il documento contabile?».
Andando poi al tema di fondo, Gravina aggiunge: «Un bilancio di previsione dovrebbe essere licenziato prima che inizi l’anno; in regione, se tutto andrà bene, verrà approvato in settembre, praticamente quando l’anno sarà quasi concluso. La verità è che la situazione finanziaria della Regione è quella di una società fallita ma ovviamente dirlo è impopolare, soprattutto se si è stati complici di questa situazione. E mentre la sanità continua a darci notizie allarmanti sullo stato dei reparti e sulla conseguente grave riduzione dei servizi, ora scopriamo che tutte le colpe sono dell’Asrem, quasi a voler dire ai molisani che le colpe sono di altri quando Asrem e i suoi dirigenti, sempre dalla politica regionale dipendono, direttamente o indirettamente. – sottolinea Gravina – Ma questa è la narrazione, lo abbiamo capito sin dalla seduta di insediamento del neo Governatore. La campagna elettorale però è finita da un pezzo e la vittoria schiacciante del centrodestra è stata riconosciuta subito. Cosa si aspetta ad iniziare a lavorare? Quando la riunione della prima commissione? Quando si inizierà ad affrontare i problemi reali anziché parlare di dimissioni degli assessori e di surroghe? Attendiamo fiduciosi».

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