Un bilancio dei 14 mesi di governo Meloni e il rilancio del decreto Molise. Senza dimenticare il Pnrr, per il quale sono stati presentati 2.924 progetti per un importo pari a 5,9 miliardi di euro.
«Il che testimonia la vivacità di questa terra, dei suoi Comuni. Ora a Roma dobbiamo dare una mano per far sì che questi progetti possano essere effettivamente realizzati», ha detto il leader dell’Udc Lorenzo Cesa che ieri ha tenuto una serie di incontri a Campobasso.
«Il decreto Molise è pronto ed è al vaglio del ministero dell’Economia», ha detto nel veloce punto stampa davanti al Consiglio regionale. Comporterà «un impegno consistente per lo Stato centrale dovrà essere valutato attentamente dalla Ragioneria». Intanto, «si stanno adottando una serie di iniziative che possono risolvere i problemi del Molise», ha proseguito Cesa – eletto deputato nel collegio uninominale del Molise alle politiche del 2022 – e ha indicato fra le altre cose «l’inserimento di 40 milioni in più nella legge di Bilancio destinati al Molise su proposta del ministro della Sanità (Schillaci, ndr) avallata dal ministro Giorgetti».
E ancora, per quanto riguarda l’Irpef, «tutta la parte che riguarda le Regioni commissariate, non solo il Molise, in merito all’aumento che i cittadini dovranno, ahimè, pagare sarà poi restituita alle Regioni stesse in modo da abbattere anche il debito della sanità. Si tratta di una serie di piccoli interventi, ma utili attraverso il ministro della Sanità, ma anche per mezzo del commissario nominato dal ministro».
In linea generale, un bilancio positivo quello che Cesa (accompagnato nella visita istituzionale a Palazzo D’Aimmo dal sindaco di Petrella Alessandro Amoroso, esponente regionale dell’Udc) ha tracciato dell’azione del governo nazionale. «Trovo questo governo molto impegnato nella risoluzione dei problemi della gente, come non accadeva da anni. Conosco la gran parte dei ministri e sono molto fiducioso che, attraverso l’utilizzo dei fondi del Pnrr, che riguarderà anche fortemente questa regione, si possa dare una svolta al nostro Paese e al Molise. Bisogna fare ancora di più squadra tra chi è in Regione e chi è a Roma».

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