Dal sistema idrico integrato al trasporto pubblico locale: da “ex sindaci” Francesco Roberti e Roberto Gravina se ne sono dette di tutti i colori.
A Campobasso dopo 40 anni il Tpl è stato affidato con una gara e il sistema idrico integrato è in mano alla società pubblica Grim, mentre a Termoli l’acqua è gestita da un privato – questa l’accusa dell’ex primo cittadino del capoluogo – e il trasporto è in project financing. Con la Gtm, del gruppo Larivera finito da tempo nel mirino dei 5s e dei sindacati Faisa e Cgil, ma Gravina non è andato così oltre. D’altro canto non è servito aggiungere altro. Il governatore, che fino alla scorsa primavera guidava l’amministrazione della città in riva all’Adriatico, ha prontamente ribattuto: chi si occupava del trasporto a Campobasso non voleva più saperne e gli studenti universitari, soprattutto quelli che devono recarsi a Tappino, si lamentano perché hanno poche corse a disposizione e non vorrei ricordare ancora una volta che anche nella tua città, alle regionali, ha vinto il centrodestra. Gravina, ha chiosato, come il sindaco di Cagliari che ha perso le regionali in Sardegna. Né parolacce né offese, ma lo scambio è stato muscolare. Non è il primo fra i due. «Gravina deve studiare». «Roberti, il pulpito mi stancato». Avversari alle regionali, i due promettono un mandato infuocato.
Nel merito, il dibattito sul Tpl ha riguardato una mozione a firma dei consiglieri pentastellati (bocciata a maggioranza) sui ritardi nel pagamento degli stipendi, criticità che riguarda l’Atm. Un’antica disputa, che poi si è incardinata nelle aule giudiziarie per i decreti ingiuntivi degli autisti e infine giunta a Palazzo Vitale con l’attivazione, nella passata legislatura, del pagamento diretto della Regione a chi ne fa richiesta. La ditta, a sua volta, punta il dito sui ritardi delle rimesse da parte dell’ente. Un ginepraio che comunque Roberti non ritiene “emergenziale”: «Ad oggi non ci sono persone che vantano crediti di più mesi con questo gestore. Un disservizio ricorrente, ma non ci sono i margini sia per poter revocare l’autorizzazione alla gestione del servizio sia a trattenere i soldi per poterli dare in maniera automatica ai dipendenti». Si va verso la gara d’appalto, ha confermato il presidente della giunta, ma la gara «non sarà indolore» perché bisognerà fare i conti «con tante piccole società che si ritroveranno senza un lavoro».
Quattro gli atti di indirizzo che invece sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio, tutti proposti dagli eletti del Pd Facciolla, Fanelli e Salvatore. Ok all’esenzione di Irap e tassa automobilistica per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociali iscritte al Registro del Terzo settore (l’Aula ha impegnato l’esecutivo in tal senso) e alla promozione di un raccordo con le istituzioni locali territoriali e i rappresentanti di magistratura, forze dell’ordine, scuola, formazione, cultura e sindacato per sensibilizzare al contrasto alla violenza di genere.
Via libera anche all’impegno del presidente della Regione, nell’ambito delle sue competenze, ad assumere iniziative per chiedere, fra le altre cose, il cessate il fuoco a Gaza. E alla mozione che chiede di inserire, nella riorganizzazione territoriale dei presidi di pubblica sicurezza, la Questura di Campobasso tra quelle di “particolare rilevanza” (con un aumento del contingente).

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