L’accusa: i presidenti delle due Province invadono il campo della Regione sulle politiche sociali, sono già in campagna elettorale. La replica: siete voi che state facendo i conti senza l’oste.
È ancora scontro sulla bozza di nuovo piano sociale regionale (noto per il provvedimento più avversato vale a dire la riduzione degli Ambiti sociali territoriali dagli attuali sette a tre), a cui sta lavorando la consigliera delegata Stefania Passarelli. Dopo la riunione infuocata di qualche settimana fa, in cui gli amministratori locali criticarono il mancato coinvolgimento nell’elaborazione del documento programmatico, i presidenti delle Province di Campobasso e Isernia, Pino Puchetti e Daniele Saia, hanno convocato i sindaci molisani il 12 febbraio nella Sala della Costituzione «per discutere della tematica relativa alla bozza di riforma degli Ambiti territoriali sociali».
Muscolare la reazione di Passarelli. «I due presidenti di Provincia, alias il gatto e la volpe, iniziano la campagna elettorale per le prossime regionali: con tanto di carta intestata, convocano i sindaci nel vano tentativo di mettere all’angolo la Regione cui spetta, meglio ribadirlo, la programmazione delle Politiche sociali – attacca sui social la consigliera – Dovranno rassegnarsi: si tornerà al voto nel 2028, tempo più che utile per dimostrare che le loro “barricate” sono solo strumentazioni politiche. La contestazione non entra nel merito della riforma (e come potrebbe, visto che la bozza di Piano è un continuo work in progress?): è il solito fumo negli occhi, utile solo a conservare le rendite di posizione. Le loro. Lo dimostreremo con i fatti e non le chiacchiere. Gli stessi fatti concreti che famiglie e cittadini fragili aspettano e che questo governo regionale, con fondi e scelte coraggiose, sta per realizzare».
Il 24 febbraio, aveva già fatto sapere Passarelli, comincerà il tour sul territorio. Si parte da Venafro e Agnone: insieme al presidente Roberti (e al relativo coordinatore di Ats), si confronterà con i sindaci. Un’ingerenza, quindi, a suo parere quella di Puchetti e Saia.
«La decisione di riunirci per affrontare l’argomento è stata congiunta, anzi ci è stata sollecitata dagli amministratori». Asciutta la risposta di Daniele Saia, capo dell’ente di via Berta e primo cittadino di Agnone. «Non entro in nessuna polemica, la nostra posizione l’abbiamo già espressa nella riunione che si è tenuta in Regione ed è relativa soprattutto al metodo che si sta seguendo e non al merito».
Non una presa di posizione politica, quindi, è il senso della replica. Anche perché gli amministratori di centrodestra, sempre nel vertice nella Sala Parlamentino di via Genova, espressero le stesse preoccupazioni e gli stessi timori di quelli di sinistra.
Il collega di Palazzo Magno, Pino Puchetti, la “tocca” meno “piano”: «Qualche consigliere delegato, qualche assessore regionale non ascolta evidentemente neanche il presidente Roberti, che nell’unica riunione a cui finora siamo stati invitati disse chiaramente che bisognava ascoltare e coinvolgere il territorio. Il governatore è stato sindaco e sa bene come funzionano le cose. Io di conseguenza non ho capito la posizione della Passarelli. La Regione è competente sulle politiche sociali? Beh, certo, ma di concerto con i Comuni. Non condividiamo il metodo. Credo che siano coloro che lavorano alla bozza di nuovo piano che stanno facendo i conti senza l’oste, cioè il territorio». L’impianto degli Ats, aggiunge Puchetti che è anche sindaco di Larino, «è forse una delle poche cose che ha funzionato negli anni, noi costituimmo il primo nel 2004. Dal punto di vista del sociale, gli Ambiti erogano servizi in maniera puntuale. È mancata l’integrazione col “sanitario” ma non per responsabilità dei Comuni». Bensì della Regione, intende Puchetti, che – commissariata da ormai 16 anni – non ha supportato gli Ats con fondi del Ssr.
Il 12 febbraio, concludono i presidenti delle due Province, gli amministratori si esprimeranno, pienamente competenti a farlo. «Abbiamo invitato anche il governatore Roberti – chiude Puchetti – che però ci ha risposto che sarà impegnato a Roma e non potrà esserci». Peccato, sembra proprio di sentir aggiungere al sindaco di Larino…
ritai