Troppo poco quel che ha detto al Consiglio regionale il governatore Roberti. per le opposizioni l’Aula avrebbe dovuto toccare i temi legati all’attività dell’amministrazione – come cioè si sta andando avanti con un presidente indagato per corruzione in un’inchiesta che coinvolge anche sua moglie e associa entrambi a un presunto traffico illecito di rifiuti fra il basso Molise e il Foggiano – e alle infiltrazioni della malavita che il lavoro della Dda di Campobasso ha rese evidenti.
«Avere 50 persone indagate non è un tema da sottacere con una dichiarazione di pochi secondi. Chiediamo al sindaco di Termoli, al presidente della Regione, a tutti di tenere alto il tema della legalità su cui riteniamo che anche oggi (ieri, ndr) ci sia stata una dolosa, voluta disattenzione», così la capogruppo dem Micaela Fanelli.
Le minoranze chiederanno un monotematico e hanno sollecitato – lo ha fatto per tutti nella conferenza stampa convocata ad horas l’esponente pentastellato Angelo Primiani – l’istituzione di una commissione antimafia. «Aspettiamo da un anno che venga discussa la legge, chiederemo la procedura d’urgenza».
Di «omertà inaccettabile» ha parlato poi il leader di Costruire democrazia Massimo Romano. «quel che è accaduto al collega Greco (richiamato due volte e poi espulso durante il dibattito, ndr) è il sintomo della volontà del Consiglio regionale, ai massimi vertici, di sterilizzare qualsiasi forma di espressione di opinione politica rispetto a un fatto politico che è gravissimo. Il Consiglio non si riuniva da non so quanto tempo, si è riunito oggi e di fronte alla rivendicazione legittima di affrontare l’argomento la risposta è l’espulsione. È inaccettabile».
Infine, Roberto Gravina, candidato presidente del centrosinistra nel 2023. «Noi abbiamo dimostrato rispetto delle istituzioni e delle persone coinvolte in questa inchiesta, a differenza del centrodestra anche in casi che mi hanno riguardato, ricordo il funerale dei rom durante il Covid. Rispediamo quindi al mittente le accuse di strumentalizzazione», ha rilevato.