Fondi europei a rischio revoca? «In assessorato abbiamo lavorato e stiamo lavorando su tutti i fronti per evitare qualsiasi perdita», assicura il titolare della delega Michele Iorio.
Rispetto all’allarme, rilanciato in queste ore da sindacati e forze politiche di opposizione, e rispetto alle critiche sulla riprogrammazione delle risorse del Programma regionale, Iorio quindi ritiene necessario «fare chiarezza perché i cittadini sappiano come stanno le cose».
L’ex governatore parte dall’inizio, dalle cause a suo parere del ritardo che ha portato a una spesa – ancora al momento – pari a zero. «È opportuno che tutti sappiano che la spesa dei fondi europei della programmazione 21-27 è stata messa a rischio da una scelta della passata amministrazione per un importo di ben 70 milioni di euro per l’acquisto dei treni. Operazione che, seppur prevista sulla programmazione europea, è stata effettuata, prima dell’arrivo del governo Roberti, sul Pnrr. Si converrà che, essendo i fondi da spendere entro il 2025 pari a 55 milioni di euro, chiaramente la mancata copertura dei 70 milioni ha comportato scelte su una riprogrammazione parziale. Per questo motivo – prosegue Iorio – durante il mese di marzo, sentita la Commissione europea, abbiamo provveduto alla modifica dell’azione rimanendo sempre all’interno della priorità denominata “Un Molise sempre più verde”. Si è proceduto dunque a convertire la spesa con l’acquisto di mezzi di trasporto quali pullman e minivan da mettere a disposizione dei Comuni molisani, per consentire a cittadini fragili e disabili di raggiungere le sedi di servizi anche sanitari. Sempre a energia pulita. Su proposta della Commissione europea, abbiamo affrontato anche la fase della cosiddetta riprogrammazione Step, ossia la Piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa istituita con il Regolamento (UE) 2024/795, lo scorso anno dunque, per sostenere la competitività e rafforzare l’autonomia strategica dell’Unione Europea attraverso gli investimenti nelle tecnologie critiche. “Step” utilizzerà le risorse di programmi esistenti e le indirizzerà verso tre settori di investimento:
Tecnologie digitali e innovazione deep-tech che comprendono l’intelligenza artificiale, la sicurezza informatica, la robotica, il 5G e la connettività avanzata e le realtà virtuali;
Biotecnologie che implicano l’uso della scienza e della tecnologia allo scopo di produrre conoscenza, beni e servizi, essenziali per la modernizzazione di settori quali la sanità e la farmaceutica, l’agricoltura e la bioeconomia;
Tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse che comprendono innovazioni riguardanti l’energia rinnovabile, l’elettricità e lo stoccaggio del calore, le pompe di calore, le reti elettriche, i combustibili alternativi sostenibili, la cattura e lo stoccaggio del carbonio, l’efficienza energetica, l’idrogeno, la purificazione dell’acqua.
Abbiamo infine deciso di riconoscere un’azione che impatta sul sociale dedicandola al supporto nei percorsi di istruzione terziaria e di formazione per favorire anche l’inserimento dei disabili nei percorsi lavorativi. Tale riprogrammazione parziale è stata approvata in Giunta con delibera numero 80, approvata poi dal Comitato di Sorveglianza con procedura scritta come da regolamento ed è stata preceduta dalla condivisione con gli stakeholder, comprese le organizzazioni sindacali di cui anche Cgil e Uil, che solo oggi si mostrano critiche, facevano parte».
È chiaro, aggiunge Iorio, che «una riprogrammazione più ampia e compiuta sarà necessaria, e verrà sicuramente fatta ma a valle della definizione della proposta di modifica da parte della Commissione Europea ai Regolamenti che introduce misure specifiche per affrontare le sfide strategiche nel contesto del riesame intermedio. Modifica che non è ovviamente ancora definitiva in quanto attualmente oggetto di confronto tra le Regioni sia a livello tecnico che istituzionale, e in generale tra i vari Paesi europei».
Infine, l’assessore mette in evidenza quanto finora messo in campo, in particolare interventi a favore di studenti universitari, caregiver e soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico. «Con le determine a firma dell’Autorità di gestione, infatti, sono stati stanziati diversi fondi: un milione di euro, per lo scorrimento delle borse di studio universitarie relative al 2023 – 2024 mentre per gli anni 2024-2025 i fondi messi a disposizione sono un milione e mezzo di euro; 800mila euro per ampliare la platea di caregiver destinatari del Fondo per la non autosufficienza e per i quali si attendono i bandi da parte degli Ambiti Territoriali Sociali; 4 milioni per gli anni 2025-2027 sono stati stanziati dall’assessorato al Coordinamento Fondi europei per il sostegno alle famiglie per favorire la socialità delle persone affette da autismo».

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