Ribadito che le procedure per la selezione di personale hanno seguito l’iter corretto, il presidente della Grim Massimo Saluppo ha annunciato ieri la riapertura dei termini del bando.
Rilievi sull’avviso per assunzioni a tempo indeterminato presso la società che gestisce il servizio idrico integrato molisano erano stati sollevati dalla capogruppo del Pd in Consiglio regionale Micaela Fanelli con un’interpellanza. Gli oneri di legge, ha precisato ieri Saluppo, sono stati rispettati. «Tanto è confermato dallo stesso contenuto della medesima interpellanza (ove si precisa la formale correttezza dell’operato Grim), dalla pubblicazione del concorso sul sito aziendale Grim (banner LAVORA CON NOI), nella pagina Avvisi, in quella della Amministrazione Trasparente, ma sopratutto dall’elevato numero di domande nella misura di 753 già pervenute nelle forme e tempi richiesti dai bandi», così il presidente del Cda della Grim.
La società, ricorda poi Saluppo, non è sotto il controllo diretto e gestionale della Regione, come già il governatore Roberti ha chiarito rispondendo a Fanelli. Ma i vertici della Scarl hanno deciso di raccogliere l’auspicio dello stesso presidente della giunta regionale e disporre «la riapertura e nuova concessione dei termini, fatte logicamente salve le domande già acquisite. Verrà pertanto contestualmente disposta la pubblicazione sul sito aziendale del provvedimento e degli atti sottostanti sul Burm e la trasmissione dei medesimi all’Egam per l’eventuale successivo inoltro ai Comuni soci, invitando questi ultimi a dare massima diffusione». D’altronde, ancora Saluppo, «contrariamente a quanto riferisce la consigliera Fanelli, non è la Regione Molise che assume, né la stessa ha ruolo diretto e di controllo su Grim Scarl e non era, pertanto, tenuta a ricevere adeguate informazioni preliminari sulle procedure di selezione».
Quindi la chiosa del capo della Grim: «Gli oltre 750 candidati, che dovranno attendere ulteriormente per la disamina delle loro domande e la Grim stessa, che ritarderà nell’acquisire figure professionali necessarie al sollecito svolgimento delle proprie attività, prenderanno atto che l’allungamento dei termini è dipeso da un’interpellanza infondata in forma e sostanza (si presuppone, infatti, il rispetto da parte di Grim di tutti gli oneri di legge), presentata a soggetto non deputato e contestualmente diffusa alla stampa, non solo quando i termini per la presentazione delle domande stesse erano già scaduti, ma soprattutto pervasa di inesattezze e mere allusioni».