«Vogliamo chiarezza su quanto sta accadendo al Nucleo industriale di Termoli». Soprattutto, assicurano i consiglieri regionali del Pd, il Molise e Termoli in particolare non diventeranno la discarica del Centrosud.
Gli eletti dem a Palazzo D’Aimmo, in testa Vittorino Facciolla che è primo firmatario, questa chiarezza la chiedono con una interpellanza al governatore Roberti che punta a« fare luce su quanti e quali accordi si stiano prendendo in relazione all’uso del depuratore» del Consorzio Cosib.
Finora, l’impianto è stato solo dalle aziende che ricadono nell’area consortile, ha spiegato Facciolla nella conferenza stampa di ieri mattina. Insieme a lui le colleghe Micaela Fanelli e Alessandra Salvatore, che hanno sottoscritto il documento.
A dicembre del 2024, Herambiente, uno dei principali player nel settore della gestione dei rifiuti, ha avviato una proposta di gestione e di affidamento dei servizi di depurazione del Consorzio industriale. La preoccupazione – ha detto Facciolla – nasce dal recepimento della proposta da parte del Comitato direttivo del Consorzio industriale, che poi ha dato incarico al direttore di portare avanti una serie di attività di accertamento e di verifica sui numeri e sulle procedure dal punto di vista amministrativo.
«Siamo venuti a conoscenza di un incontro avvenuto a Bologna tra il solo management del Cosib e Herambiente. Alla base dell’incontro ci sarebbe la volontà di dare in gestione il depuratore del Cosib al player nazionale che avrebbe la possibilità per una ventina di anni di smaltire a Termoli il percolato di tutto il Centrosud Italia, percolato che finirebbero nel nostro mare. Inoltre – ancora le parole dell’ex vicepresidente della Regione – tutta la procedura è stata fatta in un modo a dir poco opaco; iniziata nel dicembre 2024 e tenuta nascosta fino ad ora e di questo nessuno della governance del Cosib ha mai detto nulla. I sindaci, per dire, non sanno o sanno e non parlano?».
In conclusione, hanno evidenziato Facciolla, Fanelli e Salvatore, «vogliamo la verità su questa situazione e vogliamo capire qual è la visione per il nostro territorio: quella dello sviluppo turistico o quella di un vantaggio economico tratto dalla gestione dei rifiuti».

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