Colleghi ingegneri (elettronico il primo, meccanico poi specializzato in energetica il secondo), il governatore Francesco Roberti e il rettore dell’Unimol Giuseppe Vanoli hanno la stessa idea di sinergia quando pensano (e ne parlano) ai rapporti fra Regione e ateneo, soprattutto per quanto riguarda la sanità.
Ospite dell’ultima puntata della stagione del programma di Teleregione “Salute ai raggi X”, Vanoli è stato chiaro nel delineare un salto di qualità nella partnership, pur nel rispetto dei limiti che i ruoli e le competenze delle istituzioni coinvolte comporta. «Concordo pienamente con le parole del rettore», il commento del presidente di Palazzo Vitale che a Primo Piano rilancia: «Col nuovo protocollo definiremo in maniera puntuale la reciproca collaborazione, le figure di cui si registra la maggiore carenza nei nostri ospedali e l’aiuto che Unimol ci darà per formarle o reperirle».
A Teleregione, lunedì scorso, Vanoli ha tenuto “dentro” il suo ragionamento sul contributo dell’ateneo all’assistenza – e nella risposta alla domanda su un eventuale coinvolgimento dell’Università, perché no, nella programmazione in sanità – tutti gli attori della (complessa, ndr) scena molisana: il settore è commissariato da 16 anni ininterrotti. «Indipendentemente da quanti sono gli anni di commissariamento, e qui io non mi esprimo, penso che questo è il momento per fare le cose. Politica, commissari, Università: gli interlocutori sono vari. Non credo – ha sottolineato il prof – ci possa essere un momento migliore: c’è la coda del Pnrr, ci sono le risorse in regione. Lo scatto, se si vuole fare, bisogna farlo adesso. Qual è il tavolo migliore? Lo valuteranno altri interlocutori. Da rettore e da molisano acquisito, penso sia fondamentale oggi provare a fare qualcosa in più». Dal numero 1 di via de Sanctis è arrivata la disponibilità a ospitarlo, se gli altri vorranno, il tavolo. E anche la convinta opinione, di fronte per esempio alla vetustà del Cardarelli e alle condizioni delle apparecchiature, che sia l’ora di affrontare soluzioni come l’integrazione con il Responsible nell’edificio della Cattolica. «L’istituzione universitaria può essere di servizio da tutti i punti di vista», ha aggiunto. Rispetto, poi, al protocollo che tiene “collegate” Regione, Asrem e Unimol, per il rettore è un’esperienza che ha dato valore aggiunto, «basta guardare i numeri, il risparmio che si ha per la sanità, proprio anche dal punto di vista economico». Ed è una base consolidata che si può rafforzare e implementare. Quindi, più iniziative di prevenzione (alcune sono appena partite) e un reclutamento «orientato a individuare anche settori strategici per l’azienda sanitaria, poter reclutare dove c’è maggiore necessità per l’Asrem è importante». In definitiva, per il neo rettore dell’Unimol lavorare ancora di più e insieme a commissari, Asrem e Regione è un obiettivo prioritario del suo mandato.
«Concordo pienamente con le dichiarazioni e le intenzioni espresse dal professore Vanoli – il commento del presidente Roberti – Con l’Università dobbiamo collaborare in perfetta sinergia e nel segno dell’integrazione. Con il nuovo protocollo definiremo in maniera puntuale le figure di cui la sanità pubblica ha maggiore bisogno e che l’ateneo e il dipartimento di Medicina ci possono aiutare a reclutare, quali discipline riferire alle cattedre universitarie. So che Unimol rafforzerà, punta a rafforzare, anche la sua offerta per Infermieristica. È uno dei temi che con il mio “collega ingegnere” abbiamo già affrontato e che naturalmente alla Regione non può che far piacere. Unimol ha e avrà in futuro un ruolo fondamentale per la nostra sanità».
ppm