Non è un esame, lo spirito non è quello dei promossi e dei bocciati. Ma a metà mandato la giunta di Francesco Roberti cambierà volto. Volti. Il presidente della Regione conferma le indiscrezioni pubblicate su queste colonne domenica: la seconda parte della legislatura dovrà essere “espansiva”, dopo gli sforzi compiuti dalle elezioni 2023 per rimettere in sesto il bilancio e recuperare i ritardi nella spesa dei fondi strutturali, ora è tempo di raccogliere e spingere sull’acceleratore del rilancio. Servono, quindi, «un nuovo impulso e nuovi stimoli, uno slancio diverso», spiega il governatore.
New entry e passaggi di consegne. Al momento, gli assessori di Roberti sono Andrea Di Lucente (Forza Italia) che è anche vicepresidente, Salvatore Micone e Michele Iorio (Fratelli d’Italia). Michele Marone (Lega), Gianluca Cefaratti (Il Molise che vogliamo), sottosegretario è Vincenzo Niro (Popolari per l’Italia).
Chi è destinato a passare il testimone a chi? Nomi, ufficialmente, non ce ne sono al momento (anche se le voci sono da tempo ricorrenti). L’operazione passerà per la necessaria condivisione, Roberti lo sottolinea più volte, «di partiti e consiglieri». Ma il percorso, assicura, sarà lineare e passerà per una «turnazione che gratifichi tutti e che terrà conto, fra le altre cose, del lavoro e dell’impegno profuso in questi mesi dai consiglieri delegati».
Dichiarazioni rispettose delle regole della politica, le intenzioni del presidente però sembrano già molto chiare. «Non si tratta solo di cambiare o “rimpastare” un esecutivo. Ripeto, siamo una squadra, quindi il fatto di giocare o stare in panchina in una partita o in un’altra non è una promozione o una bocciatura. Ragioneremo con i coordinatori dei partiti della coalizione, faremo il punto sull’attuazione del programma elettorale, una messa a punto generale quindi. L’obiettivo di fondo sarà anche quello di una maggiore e più efficace presenza sul territorio».
Per il vertice del Consiglio regionale il passaggio è obbligato: lo Statuto prevede, a metà mandato, il rinnovo dell’ufficio di presidenza. Al momento, la seconda carica della Regione è appannaggio di FdI con Quintino Pallante. «Rinnoveremo l’intero ufficio di presidenza – chiarisce anche qui il governatore – tenendo conto dell’obiettivo di rilancio dell’azione politica come per l’esecutivo, quindi considerando forze nuove e la necessaria gratificazione dei consiglieri che stanno lavorando bene e con serietà nell’Assemblea legislativa. Il tutto passerà, sempre, e mi piace ribadirlo, attraverso la condivisione dei partiti della coalizione di centrodestra e degli eletti».
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