Il governatore Roberti lo aveva chiesto qualche settimana fa con una nota ufficiale all’Autorità di Bacino. La necessità di rivedere gli accordi con le Regioni vicine che utilizzano l’acqua del Molise ha trovato una prima concretizzazione nell’avvio del lavoro di un Tavolo tecnico per quanto riguarda la Campania.
A darne notizia, in giorni “caldi” sul fronte della gestione delle risorse idriche in regione (si pensi al solo “caso Campobasso” con chiusure notturne prolungate fino al 28 ottobre), è il consigliere regionale delegato Massimo Sabusco.
«Il Molise compie due passi storici verso una gestione equa ed efficiente della risorsa idrica: la revisione degli accordi interregionali con la Campania per la gestione delle acque condivise – spiega Sabusco – e la fase conclusiva dei lavori sull’Acquedotto Molisano Destro, infrastruttura vitale per l’intero territorio. Due atti fondamentali, attesi da anni, che oggi segnano una svolta concreta per il nostro territorio».
Il 6 ottobre scorso, aggiunge in dettaglio, «durante un incontro costruttivo con la Regione Campania, abbiamo deciso insieme di avviare un Tavolo tecnico interregionale per ridefinire gli accordi sull’utilizzo delle acque molisane, con particolare attenzione a sorgenti mai pianificate in modo adeguato, come quelle di San Bartolomeo e di Campo Pozzi. Per anni abbiamo assistito a prelievi idrici effettuati senza una programmazione organica e senza tutele per il nostro territorio. Ora è tempo di scrivere regole chiare, che garantiscano rispetto e reciprocità tra regioni».
Il nuovo tavolo, richiesto dalla Regione Molise all’Autorità di Bacino Distrettuale, sarà lo strumento per affrontare in modo coordinato tutte le criticità ancora aperte. L’obiettivo, prosegue l’esponente della Lega a cui il governatore Roberti ha affidato la delega per il Sistema idrico integrato, è arrivare a un accordo equo, che metta al centro gli interessi delle comunità e la sostenibilità della risorsa.
Intanto, si chiude anche una delle più lunghe e complesse vicende infrastrutturali del Molise:
la ristrutturazione dell’Acquedotto Molisano Destro, del valore di oltre 30 milioni di euro, è in fase di ultimazione. «Parliamo di un’opera attesa da quasi due decenni, avviata tra difficoltà e lungaggini burocratiche. Ma grazie all’azione concreta di questa amministrazione, e alla collaborazione tra la Regione e l’Azienda Molise Acque, oggi possiamo dire che siamo alla stretta finale», rivendica Sabusco.
La Regione ha ufficialmente approvato in sanatoria la perizia di variante migliorativa e suppletiva, già deliberata nel 2010 ma mai formalmente ratificata. Un passaggio reso possibile grazie al parere favorevole del Comitato tecnico amministrativo regionale, acquisito lo scorso febbraio. La perizia ha aggiornato il progetto introducendo migliorie fondamentali, come il potenziamento delle opere di captazione, l’adeguamento degli impianti di sollevamento, la realizzazione di nuovi serbatoi e connessioni, interventi compensativi ambientali e di sicurezza. Inoltre, la Regione ha preso atto del collaudo tecnico dell’impianto, chiudendo così l’iter e liberando le risorse residue per la fase finale di completamento e collaudo funzionale.
«Dopo anni di attese, rinvii e rimpalli di responsabilità, abbiamo rimesso ordine, recuperato il tempo perduto e ridato dignità a un’opera che serve direttamente oltre 50 comuni molisani – conclude il delegato – L’Acquedotto Molisano Destro non è solo un’infrastruttura: è la garanzia di acqua continua e sicura per migliaia di cittadini. È un investimento sul futuro. Oggi, più che mai, dimostriamo con i fatti che il Molise è in grado di gestire e difendere le proprie risorse, senza complessi e senza subalternità. Stiamo costruendo il futuro delle acque molisane: una gestione moderna, efficiente, condivisa, che rispetti l’ambiente e tuteli ogni cittadino», conclude Sabusco.
























