Tra i circa 6mila emendamenti alla Finanziaria depositati in Commissione Bilancio del Senato, di cui 1.600 a firma dei partiti di maggioranza, c’è anche la proposta di modifica della legge dello scorso anno che punta a far arrivare più facilmente in Molise i 90 milioni stanziati per ridurre il disavanzo della sua sanità.
L’emendamento, annunciato dal governatore Francesco Roberti che lo ha promosso, è stato presentato dal senatore Claudio Lotito che è anche coordinatore regionale di Forza Italia. Il testo, in sintesi, prevede di rimuovere l’ostacolo al momento più imponente alla liquidazione della prima tranche del contributo (45 milioni per il 2025): vale a dire la condizione che sia stato approvato e attuato il Programma operativo 2025-2027. Sul piano di rientro con valenza quinquennale c’è l’impegno formale della Regione ma quel piano di rientro deve essere recepito nel Programma operativo (e lo è stato) che però non ha ancora avuto via libera dal Tavolo tecnico. Allentare le maglie della Finanziaria dello scorso anno, quindi, sembra l’unica strada per non perdere i 90 milioni.
Naturalmente la strada per l’approvazione dell’emendamento è lunga e piena di insidie. Il Mef non sarà così generoso. Domani in Commissione (di cui Lotito è vice presidente) ci sarà una prima scrematura, si procederà alle segnalazioni delle proposte di modifiche e poi alle “super segnalazioni”.
Quest’anno il numero di emendamenti è più alto rispetto alle 4.500 modifiche presentate lo scorso anno. Ma, come è avvenuto nell’ultimo decennio, che solo le “proposte segnalate” saranno portate in discussione – solitamente circa una su dieci – tutte le altre resteranno, appunto, proposte.
Tra le novità, una stretta sul fast fashion di produzione extra Ue, le imprese dovranno dimostrare la «conformità alle norme europee in materia di sicurezza dei prodotti, tutela ambientale e diritti sociali dei lavoratori». Lo propone Fratelli d’Italia al fine di garantire «condizioni di concorrenza leale e contrastare il dumping sociale e ambientale». Forza Italia chiede il dietrofront sugli affitti brevi. La proposta prevede la cancellazione della norma che fa salire al 26% l’aliquota per chi affitta un immobile tramite piattaforme online. La Lega, come annunciato, chiede un innalzamento di altri due punti percentuali (da 2 a 4) dell’aliquota base dell’Irap per banche e assicurazioni per portare oltre un miliardo e 100 l’anno nel triennio al comparto sicurezza.
Le opposizioni – Pd, M5s, Avs, Iv ai quali si aggiungerà +Europa nel passaggio alla Camera – hanno presentato un pacchetto unitario di 16 emendamenti su lavoro (salario minimo, precari giustizia), fisco (estensione della no tax area, sterilizzazione del drenaggio fiscale), politiche industriali (ripristino di Transizione 4.0 e estensione a tutta Italia dell’autorizzazione unica Zes), istruzione (abrogazione dei tagli del governo per la scuola, aumento del Fondo di finanziamento per l’università), sanità (incremento del fondo sanitario nazionale per l’assunzione del personale) e welfare (ripristino di Opzione donna, potenziamento dell’assegno unico, congedi paritari).

























