Ampia e lunga discussione, posizioni differenti. Gli amministratori della provincia di Isernia più oltranzisti nella battaglia contro il Programma operativo 25/27 – che mette di fatto in discussione presidi tuttora aperti e ritenuti fondamentali per l’intero territorio pentro, dal Caracciolo di Agnone all’emodinamica del Veneziale e alle guardie mediche – e quelli di Campobasso più morbidi e meno presenti.
Solo 48 gli amministratori presenti, su 136 Comuni alla Conferenza dei sindaci convocata ieri pomeriggio. Ma al termine della discussione, a cui erano presenti i vertici Asrem (e la presenza è stata apprezzata mentre è stata rimarcata l’assenza dei commissari), sono stati numerosi spunti e altrettante proposte operative.
Intanto sarà predisposto un documento di opposizione al Po da parte del sindaco di Cerro Remo Di Ianni, che evidentemente farà sintesi di quanto emerso, da trasmettere a commissari e Ministeri. Il primo cittadino di Capracotta Candido Paglione preparerà una bozza di disegno di legge da per superare il decreto Balduzzi da sottoporre all’attenzione dei parlamentari. Non tutti i sindaci si sono detti d’accordo a impugnare il documento davanti alla giustizia amministrativa invece.
Ai lavori, coordinati dal presidente della Conferenza Daniele Saia (primo cittadino di Agnone) ha dato nella parte finale il proprio contributo anche il governatore Francesco Roberti.

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