È stata la consigliera Patrizia Manzo a porre la questione subito dopo il voto dell’Aula per l’intitolazione della sede del Consiglio a Florindo D’Aimmo. Ha presentato un ordine del giorno urgente che riguarda il depuratore del Comune di Termoli, “danneggiato e mal funzionante”, aveva già denunciato la portavoce M5S in una nota in cui annunciava l’iniziativa.
Una macchia marrone in corrispondenza del borgo antico, ampiamente fotografata e ripresa in questi giorni, è lì a testimoniare gli sversamenti. Sotto accusa sono finite l’amministrazione Sbrocca e la ditta che gestisce l’impianto. L’obiettivo dell’azione dei consiglieri penta stellati di via IV Novembre è spingere il governatore Frattura, in qualità di autorità di sanità regionale, “ad intervenire con urgenza, anche finanziariamente, alla sistemazione dell’impianto per eliminare le inosservanze e le ripercussioni di tali sversamenti sulla salute dei bagnanti vista la stagione estiva”. “Questo scaricabarile, con un’amministrazione silente e una gestione del privato fallimentare, potrebbe comportare l’aumento delle tariffe per i cittadini, ma non solo. L’Arpam – ancora le dichiarazioni di Manzo rilasciate nel fine settimana – sta controllando la balneabilità lungo la costa e finora ha registrato valori inferiori ai limiti, ma non vorremmo trovarci in situazioni pericolose per la salute dei cittadini o per il comparto turistico in piena stagione estiva, quando la popolazione aumenterà e il carico sul depuratore sarà maggiore”.
Il documento presentato di 5 Stelle, però, non è stato discusso. La maggioranza ha votato contro la richiesta di Manzo di discussione immediata. “Sono settimane che il depuratore del porto di Termoli è ormai al collasso, ma la maggioranza in Consiglio regionale – il commento della consigliera e del collega Antonio Federico dopo la seduta – pare non se ne sia accorta. Abbiamo denunciato più volte la situazione. Abbiamo presentato un ordine del giorno urgente per coinvolgere la Regione nella risoluzione di uno scandalo che fa il male non solo della città di Termoli, ma di tutta la regione. La maggioranza non ha voluto discuterlo, facendo una richiesta d’aggiornamento del Consiglio, quindi evitando il confronto su un tema urgente senza una motivazione accettabile”.

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