Sanità. E politica col ballottaggio a Isernia. Sono gli argomenti del momento. E quelli commentati coi cronisti di Teleregione e Primo Piano dal governatore Paolo Frattura a margine di un convegno a Campobasso.

Il riordino della sanità del Molise, pur tra le fisiologiche polemiche, è iniziato. Non solo, da gennaio l’Asrem tornerà ad assumere. Dopo dieci anni, un tempo lunghissimo, di blocco del turnover.

“È finalmente iniziata la messa in pratica di ciò che abbiamo in tre anni programmato. Raggiunto l’accordo col ministero della Salute siamo partiti con le misure attuative per realizzare quanto programmato in attesa della firma definitiva dell’accordo per il piano di rientro 2016-2018”, ha spiegato il presidente che è anche commissario della Sanità. L’integrazione fra Cardarelli e Fondazione Giovanni Paolo II – questo il primo passo preliminare – parte dalla Chirurgia vascolare, chiusa temporaneamente all’ospedale pubblico del capoluogo per carenza di personale – e dopo che due dei medici in servizio hanno denunciato l’impossibilità di garantire continuità alle prestazioni – e ‘assegnata’ al centro della Cattolica. La regia, e la gestione dell’attività quindi, resta in capo all’Asrem. Per le urgenze, però, invece che nel presidio più vicino ma fuori regione – come avvenuto per tamponare l’emergenza – i pazienti saranno trasferiti nella struttura d’eccellenza a pochi passi dal Cardarelli.

A Venafro e Larino, inoltre, sta prendendo corpo in questi giorni la riconversione di Ss Rosario e Vietri in case della salute. Il problema più grave resta quello del personale, a causa del blocco del turnover. Sollecitato dalla politica – in particolare in questi mesi il centrodestra -, da Anaao Assomed e da ultimo anche dal presidente del Comitato Pri Cardarelli Italo Testa che lo ha invitato a nominare subito i primari, il governatore ha risposto: “Magari potessi nominare i primari. È quello che provo a spiegare in tutti i luoghi e con tutti gli interlocutori. Il blocco del turnover purtroppo lo stiamo subendo”. Ma ha aggiunto una novità che cambia le cose. Le evoluzioni sono riconducibili “alla sensibilizzazione che questa Regione – attraverso la politica, le strutture e l’Asrem – ha attivato con le altre Regioni perché ci possa essere un minimo di mobilità e di professionalità”. Attuazione della flessibilità consentita anche al Molise dalla legge di Stabilità è l’avviso pubblico bandito dall’Asrem per incarichi da 8 mesi a medici del Pronto soccorso e anestesisti.

Certo, ha ribadito Frattura, “non possiamo fare oggi i concorsi con presa di servizio entro il 2016. Cosa diversa, che abbiamo già attivato, sono invece i concorsi che prevedano assunzioni dal 1 gennaio 2017. Al 31/12/2016, quello che vorrei dire un po’ a tutti i molisani con chiarezza, grazie al rigore che abbiamo messo in campo, finalmente scade il blocco del turnover che questa Regione subisce dal 1 gennaio 2007. Dal 1 gennaio 2017, cioè dopo dieci anni, la sanità tornerà ad assumere, stabilizzerà il 50% del fabbisogno di precari in servizio da anni presso la nostra azienda sanitaria regionale, farà i concorsi per i primari e ridefinirà il giusto quadro di personale necessario per garantire qualità, efficienza e rispetto delle norme”.

È esplosa poi, nelle ultime ore, una querelle tutta politica sull’interpretazione di alcune dichiarazioni del presidente della Regione rilasciate il giorno dopo il voto a Primo Piano Molise e Molise tv. Secondo turno appannaggio del centrodestra, e Frattura farebbe il tifo o avrebbe espresso la sua preferenza per Melogli. Questa la polemica. “Sorrido perché manco a farlo apposta la domanda me l’avete fatta voi e pensavo di aver risposto in maniera chiarissima. Evidentemente devo suggerire un corso serale a qualche collega giornalista oppure una visita per qualche apparecchietto acustico perché evidentemente non ascoltano oppure non c’è peggior sordo di colui che non vuol sentire. Allora chiarisco. Alle amministrative del Comune di Isernia esco sconfitto, il candidato del Partito democratico, scelto non dal Pd ma dai cittadini di Isernia, è Rita Formichelli. Rita Formichelli che purtroppo non è andata al ballottaggio. Mi è stato chiesto: tra i due candidati al ballottaggio chi senti di preferire? Ho detto: non preferisco né l’uno e né l’altro. Mi è stato detto: ma che differenza tra l’uno e l’altro? Ho parlato di esperienza. Ho detto: c’è qualcuno, uno dei due, Gabry Melogli, che è stato sindaco per dieci anni, e c’è un altro, il generale (d’Apollonio, ndr), che non è mai stato amministratore se non per un breve periodo all’opposizione di Brasiello. Se questo significa aver espresso delle valutazione sull’uno o sull’altro, onestamente riconosco i miei limiti ma non ci arrivo”.

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