La sinistra si muove a difesa della sanità. In particolare di quella pubblica (con l’adesione del movimento Cristiano Sociali alla petizione di Cittadinanzattiva) e in genere per sollecitare azioni e attenzioni alla rete dell’emergenza.

L’ex assessore regionale Michele Petraroia racconta che nelle ultime settimane gli sono stati riferiti due episodi “riferiti ad un incidente sul lavoro e ad una bruttissima caduta, rispettivamente di un giovane operaio e di una bambina, che avevano necessità di un trasferimento in urgenza presso strutture ospedaliere di Roma. In entrambi i casi, dopo i primi accertamenti e qualche incomprensione, si è disposto il trasferimento con autoambulanza. Nell’auspicio che tutto possa andare per il meglio nei casi menzionati, è opportuno – sottolinea Petraroia – informare i cittadini sull’eventuale esistenza di un servizio di eliambulanza e in quali fattispecie tale servizio, se fruibile, viene attivato. In una fase di oggettiva criticità di funzionamento dell’ospedale Cardarelli (dove dal 28 giugno sono sospesi i ricoveri ordinari, ndr) assume maggior rilievo l’efficienza del Dipartimento Emergenza – Urgenza, in particolare per ciò che attiene la valutazione sanitaria dei ricoveri connessi con sinistri stradali, incidenti sul lavoro o patologie gravi ed improvvise che transitano per il Pronto soccorso”.

Quanto ai Cristiano sociali, nell’aderire alla campagna di Cittadinanzattiva rilevano che “il protrarsi di criticità finanziarie, gestionali, operative e di funzionalità del sistema sanitario pubblico regionale mette a rischio l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza con conseguenti disagi per i cittadini molisani. Il modello disegnato con la riforma del Titolo V della Costituzione – proseguono nell’analisi – ha regionalizzato la sanità italiana, ma ciò non può tradursi nella passiva accettazione di venti sistemi sanitari differenti sul territorio nazionale, né può negare ai cittadini delle regioni commissariate il diritto alla tutela della salute e l’accesso ai livelli essenziali di assistenza. Spetta al ministero della Salute adoperarsi per risolvere e superare le criticità presenti con atti ordinari e/o straordinari che mettano al primo posto il diritto costituzionale alle cure sanitarie per tutti i cittadini italiani, senza confondere i piani di risanamento, ristrutturazione, riorganizzazione e innovazione, con la garanzia di funzionalità della sanità pubblica molisana da misurarsi attraverso l’ordinaria erogazione delle prestazioni e dei Lea”.

 

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