A seguito della vicenda del Museo Paleolitico di Isernia rimbalzata tra le cronache degli organi di informazione regionali e nazionali, il Presidente del Consiglio Regionale, Mario Pietracupa, ha affermata: “Credo che il problema della fruibilità del nostro patrimonio storico, culturale ed artistico non debba essere considerato di secondaria importanza né tantomeno essere gestito in maniera rigida e protocollare. La vigilanza di una tale ricchezza è giusto che sia affidata alla Soprintendenza competente che, a sua volta, deve attivarsi al fine di fornire ai cittadini la possibilità di accedere a luoghi di notevole importanza storica e di invidiabile bellezza, soprattutto a chi lavora nel campo dell’archeologia o è semplicemente amante della storia”.

“Questo senso della cultura – ha continuato Pietracupa – porta tali persone a percorrere migliaia di chilometri per apprezzare le peculiarità dei Beni dell’antichità. Mi sembra, così come affermato dal Presidente Iorio, che la Regione Molise abbia fatto grandi sacrifici in questi anni per il raggiungimento dell’obiettivo caro a tutti, ossia l’apertura dei siti storici molisani. Non ha mai burocratizzato il sistema pur di venire incontro alle esigenze dei Beni Culturali. Noi abbiamo la necessità di interloquire con persone flessibili e disponibili ma soprattutto crediamo nel valore della nostra storia e siamo fieri ed orgogliosi di poter mostrare quanto possiamo fare nell’interesse della Regione. Senza voler criticare nessuno, penso che non possa essere ignorata la disponibilità dichiarata dalle diverse Istituzioni a fare gioco di squadra per l’interesse di tutti. Miglioriamo, per questo, la fruibilità e cerchiamo di utilizzare quel valore aggiunto, tipico di noi molisani, che può dare una spinta importante al nostro sviluppo”.

“Apprezziamo – ha concluso il presidente del Consiglio Regionale – la disponibilità di quelle donne e di quegli uomini che sia per ruolo che funzioni e per passione vanno molto al di là delle loro competenze mettendo gratuitamente al servizio della collettività il proprio tempo libero per mostrare le bellezze da noi custodite e la storia che si evince dai ritrovamenti. A loro va il mio ringraziamento per l’impegno profuso in questi anni e il personale invito a continuare in quest’opera di studio e promozione del territorio. A chi puntualizza invece, con linguaggio burocratico le competenze di questi ultimi, va il mio invito a stabilire un rapporto di collaborazione ancora maggiore e un percorso condiviso di dialogo e non di contrapposizione”.

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