Solo gli otto cittadini che hanno firmato il ricorso contro il risultato delle regionali possono decidere se rinunciare o meno al riconteggio delle schede. Ma è chiaro che il tema diventa preponderante nell’agenda politica di un centrosinistra che registra la difficoltà crescente dell’avversario – non è il migliore dei momenti per il presidente Michele Iorio – eppure non riesce, proprio non riesce, a non dividersi.

I legali che stanno seguendo le verifiche nelle due prefetture ritengono che gli elementi per permettere ai giudici di emettere una sentenza il 17 maggio ci sono tutti (ovvero le irregolarità che riguardano la presentazione delle liste) e che, quindi, il riconteggio andrebbe solo ad allungare i tempi. “Manca un mese e mezzo e siamo lontani dalla riconta complessiva” – fanno sapere. “Il tema è: ha senso vincere a distanza di quattro, cinque anni? Non dimentichiamoci che Leoluca Orlando ha vinto il ricorso a Palermo a fine mandato”.

Paolo Frattura condivide in pieno la valutazione dei ricorrenti. Meglio tirar via dalla lite giudiziaria un motivo che ci farebbe arrivare sicuramente a dopo il 17 maggio e forse anche dopo l’intero 2012. D’accordo con lui l’Italia dei valori, il leader Di Pietro lo ha detto chiaramente nella sua trasferta a Campobasso ricordando come in Piemonte l’istanza della Bresso sia rimasta senza effetti perché la ripetizione dello scrutinio è durata quasi per tutto il mandato. Anche al Pd interessa una cosa sola: “che Iorio non sia più il presidente della Regione”. “Se ci sono irregolarità e i legali valutano che sono già acclarate è giusto che il tribunale amministrativo si pronunci subito. Se per capire che non ha vinto Iorio ci mettiamo un’intera legislatura non mi pare una cosa intelligente” – fa sapere Leva.

Ma se i grandi sono d’accordo, i piccoli non ci stanno. E allora scoppia la polemica nel centrosinistra. Da una parte il capo, Paolo Frattura, e gli scudieri Idv e Pd, che concordano con i ricorrenti che il riconteggio va tolto di mezzo perché si rischia che passi l’intero mandato; dall’altra Sel, che con un comunicato stampa di Filippo Monaco, fa sapere che “tale strumento per ottenere chiarezza sul reale risultato delle urne”. “All’indomani delle elezioni regionali – spiega – ci fu grande clamore per paventate irregolarità nell’assegnazione dei voti, che avrebbero potuto comportare un ribaltamento del risultato e, quindi, della volontà degli elettori. I cittadini molisani si sono molto interessati a questa vicenda ed hanno il sacrosanto diritto di sapere, senza ombra di dubbio, chi ha realmente vinto le ultime elezioni regionali”.

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