“Sulla morte di Luigi c’è un’inchiesta aperta della Magistratura per accertarne la dinamica, le cause e le eventuali responsabilità”. Lo ha fatto sapere l’Asrem in merito al decesso di un uomo di 40 anni nel carcere di Campobasso e sulle ipotizzate disfunzioni del sistema sanitario negli istituti penitenziari del Molise, “puntualizzando che al passaggio delle competenze sanitarie dal Ministero della Giustizia alla Regione, sono stati potenziati i servizi e migliorate le risposte verso i 520 detenuti nelle carceri molisane”.

Ma il vice-presidente della Commissione Lavoro, Michele Petraroia non ci sta. “Per chi ha avuto modo di visitare direttamente gli istituti di pena della regione, ascoltare la voce dei reclusi che lamentano cure, presenze del medico, ritardi nelle visite specialistiche e negli esami di laboratori, problemi per i farmaci, per i denti, gli antidepressivi e altre difficoltà similari che attengono le carenze di personale e di strutture, non è semplice fermarsi alla risposta dell’Asrem” – ha affermato Petraroia.

Il vice-presidente della Commissione Lavoro ha annunciato che presterà la necessaria attenzione verso i richiami dei sindacati degli agenti di polizia penitenziaria, nei confronti delle associazioni umanitarie che operano nelle carceri e sulle sollecitazioni del personale medico ed infermieristico in servizio presso gli istituti di pena di Larino, Campobasso e Isernia. E proporrà l’inserimento nel nuovo Piano Sanitario Regionale 2012 – 2014 di specifiche proposte sulla stabilizzazione degli infermieri, sulla verifica di una reale e prolungata presenza di medici all’interno delle carceri, su una strutturazione di laboratori specialistici negli Istituti e infine su una semplificazione burocratica per le visite dei detenuti all’esterno del carcere.

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