Prendendo come spunto quanto denunciato dalla Corte dei Conti regionale in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2012, il consigliere regionale dell’Italia dei Valori, Carmelo Parpiglia, torna sulla questione illegalità, sperperi e inefficienze legata alla preoccupante gestione economico-finanziaria delle risorse della Regione Molise.

Lo fa portando l’attenzione su una delibera di Giunta regionale, la 118 del 24 febbraio 2012, avente per oggetto la proroga di 12 mesi ai contratti di 20 consulenti esterni per l’espletamento del “Progetto assistenza tecnica al Servizio Prevenzione e Tutela dell’Ambiente”. Il tutto per un impegno di spesa pari a 290 mila euro.

“Questo atto – dichiara Parpiglia – dimostra, ancora una volta, come il governo Iorio intenda continuare, imperterrito, a gestire la cosa pubblica, mettendo in atto i soliti metodi legati all’elargizione di incarichi per ottenere, al momento giusto, più ampi consensi elettorali. Un meccanismo malato che mina il nostro territorio e che, purtroppo, non accenna ad arrestare la sua corsa”.

“Così – sottolinea il consigliere IdV – dopo i disastri dovuti agli sprechi nel settore sanitario e industriale e amministrativo in generale, continuano a piovere le tanto chiacchierate consulenze esterne utilizzate per l’espletamento dei più svariati progetti che, a quanto pare, nessuno dei presenti in pianta organica, sarebbe in grado di portare avanti”.

“Si riferiva forse a situazioni simili a questa, il presidente della Corte dei Conti, prof. Sciascia, quando ha parlato di “cedimenti all’illegalità nella gestione del personale e del ricorso disinvolto alle consulenze esterne, molto gravose per l’Erario”? Lo appureremo. Al momento stiamo valutando l’ipotesi di presentare un’interrogazione in merito alla questione, per sapere quali siano i criteri di selezione e di affidamento degli incarichi e, soprattutto, se e in che cosa consistano i vantaggi nell’affidamento di progetti a consulenti esterni senza mai ricorrere al personale a disposizione che, al contrario – conclude Parpiglia – continua ad essere sottoutilizzato e non valorizzato”.

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