Un vertice   per chiarirsi le idee e rimettere a posto i pezzi del puzzle. Il puzzle, però, si chiama centrosinistra regionale, dunque trovare una composizione, una mediazione che metta tutti d’accordo non è per niente facile. Si sono visti in via IV Novembre. Dopo che Cristiano Di Pietro aveva dettato la linea anche per l’Idv, riconfermando che il leader della coalizione è Paolo Frattura e che con lui l’Italia dei Valori condivide l’esigenza di accorciare i tempi del ricorso elettorale rinunciando al motivo che ha portato al riconteggio delle schede valide e nulle.

Una decisione che, per esempio, Sel non condivide. Lo ha detto e spiegato subito. Poi, sollecitati, lo hanno confermato anche altri esponenti della coalizione. I dubbi di Romano, Tedeschi, Parpiglia in particolare sulla tempistica della rinuncia (si potrebbe aspettare almeno il 17 maggio, data d’udienza in cui sicuramente verrà chiesta una proroga nell’istruttoria) hanno aperto un fronte che Paolo Frattura non ha potuto ignorare.
E dunque ieri pomeriggio dalle 17 alle 21.30 tutti intorno al tavolo, a discutere. Con il capo del centrosinistra c’erano anche i legali che stanno curando i ricorsi. Ai consiglieri di opposizione hanno spiegato perché al punto in cui siamo è meglio ritirare il primo motivo, quello che chiede di accertare un risultato diverso – molto sbandierato proprio da Frattura e dai suoi nei giorni immediatamente successivi al voto e alla terza vittoria di Iorio – e che dunque ha bisogno della ripetizione dello scrutinio. Meglio accontentarsi di quanto è emerso sulla presunta irregolarità nella presentazione di alcune liste, che a parere degli avvocati degli otto cittadini elettori, potrebbe già bastare a far annullare le regionali.
Del resto della discussione si sa molto poco. Comunicazioni blindate, coi giornalisti non parla nessuno tranne Frattura. Che, però, al telefono non risponde. Solo qualche coraggioso sfida la cortina di ferro e azzarda: Frattura dovrebbe essere limpido e dire chiaramente che l’istruttoria non la vuole più. 
La sensazione è che si preferirà aspettare il 17 maggio. Lì sarà chiaro che per concludere le operazioni ci sarà bisogno di tempo, molto più tempo del previsto. 

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