La crisi è rientrata. Noi con l’Italia – formazione di Fitto, Cesa e Lupi comunemente indicata come ‘quarta gamba’ – ha stretto l’accordo con il resto del centrodestra. I moderati correranno con la coalizione di Berlusconi.
Lo scontro, fra Fitto e il resto dello schieramento, si era consumato sul numero di collegi in cui saranno candidati centristi. Alla creatura dell’ex ministro pugliese vanno 21 collegi uninominali (25 in totale, ma 21 sono ritenuti di fascia A). Questa la ripartizione riportata da Affaritaliani: a Forza Italia 155 collegi, alla Lega 121, a Fratelli d’Italia 51, alla quarta gamba 21. A grandi linee, Fi potrà schierare un suo candidato nel 45% dei 348 collegi totali, la Lega nel 35%, FdI nel 15%. Il resto, arrotondato per eccesso, alla quarta gamba.
Calata sul territorio molisano, l’intesa raggiunta e che riguarda i due collegi per Montecitorio e quello per Palazzo Madama prevede di schierare un rappresentante di Forza Italia, uno della quarta gamba e uno di Fratelli d’Italia.
Assai probabile, come in questi giorni è già emerso, che sul collegio regionale del Senato corra l’ex presidente della Regione Michele Iorio. Per lui la quarta gamba avrebbe chiesto l’uninominale di Isernia per la Camera. Ma è il seggio più conteso perché probabilmente quello che la Ipsos nelle proiezioni pubblicate ieri dal Corriere della Sera (articolo in pagina) assegna al centrodestra. Un collegio, cioè, quasi blindato. Naturale che su quel collegio si appuntino le ambizioni di molti. A contenderselo, in particolare, la coordinatrice degli azzurri Annaelsa Tartaglione (con il placet di Berlusconi) e l’ex presidente del Consiglio regionale Mario Pietracupa (voluto dall’eurodeputato Patriciello). A Iorio, dunque, la coalizione offrirà, è quasi certo, il Senato. E lì la partita è aperta. Se il Pd riuscirà a superare l’ostinato no di Matteo Renzi alla candidatura di Antonio Di Pietro potrebbe finalmente andare in scena un confronto ‘petto a petto’ fra due big della politica molisana: l’ex governatore e l’ex ministro. Un match tante volte evocato per la Regione ma finora mai disputato. Senza dimenticare che la coalizione che vince all’uninominale per il Senato di fatto elegge anche l’altro senatore col proporzionale: il seggio andrà infatti alla lista della coalizione vincente che prende più voti.
E questa è un’altra casella da tenere in considerazione per la ripartizione che i coordinatori regionali dei partiti di centrodestra sono ora chiamati a mettere nero su bianco. In corsa, quindi, ci sono Iorio, Tartaglione, Pietracupa, Di Sandro per Fratelli d’Italia e Nunzio Luciano sempre di Forza Italia.
A metà settimana, questa la ‘buona intenzione’ dichiarata, si punta a raggiungere un accordo che sarà, spiega Annaelsa Tartaglione, complessivo. Un’intesa, evidenzia, non solo per le politiche ma anche per le regionali. Sul punto la giovane coordinatrice è chiara: da subito i molisani devono sapere qual è la squadra che il centrodestra propone per tornare a vincere, gli uomini e le donne per il Parlamento e il candidato governatore.

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