A votare per scegliere i candidati al Parlamento del Pd nel 2012 si andò il 29 dicembre. ‘Parlamentarie’ tra una festa e l’altra. Parlamentarie, così le chiama concedendosi nel lessico ai 5 Stelle, in cui arrivò primo e perciò fu candidato al Senato.
Sulla scheda, cinque anni fa, i nomi non c’erano. Solo i simboli. Perciò le primarie furono lo strumento di mediazione che il Pd di Bersani offrì ai cittadini che avrebbero scelto poco viste le liste bloccate. Neanche stavolta il nome di Roberto Ruta sarà sulla scheda del collegio molisano per Palazzo Madama. Perché, ha spiegato lui ieri in conferenza stampa, gli è stata offerta la candidatura dalla segretaria dem Micaela Fanelli (domenica) e lui ha declinato. Perché «ho chiesto discontinuità verso la vicenda della Regione» – quindi che il candidato governatore alle regionali non fosse Paolo Frattura – e il partito gli ha risposto con la proposta di fare le primarie l’11 febbraio. «Le primarie si fanno su un programma condiviso. Primarie, inoltre, di coalizione. Oggi è 26 gennaio…». Proposta irricevibile, per Ruta.
Una trattativa che il senatore uscente ha descritto nell’arco di pochi giorni, da domenica a giovedì. E che, raccontano negli ambienti romani del Nazareno, ha coinvolto anche i capi corrente, il braccio destro di Emiliano, i referenti di Ruta. Lui, a domanda precisa se gli sia stato offerto anche un collegio fuori dal Molise, risponde di no. L’altra versione, o l’altra verità che filtra dal Nazareno, è che invece Ruta abbia chiesto di correre altrove, dove la battaglia non sia così quasi persa in partenza – secondo sondaggi e pronostici – come qui. Dove la campagna elettorale non fosse fisicamente accanto al governatore che da mesi il senatore accusa di aver tradito programma e promesse. Impossibile, sarebbe stata la risposta di Renzi.
Ruta, confermando che resta nel Pd, ha ripercorso le tappe: a maggio ha chiesto le primarie per le regionali, l’assemblea dem ha scelto un’altra strada. Ha quindi fondato Ulivo 2.0 insieme a Danilo Leva, si sono aggiunti i movimenti Democratic@ e Centro democratico. Sanità pubblica, il perno su cui costruiranno il loro programma. Tante indiscrezioni, fin qui, e tanti nomi. Ma il designato governatore degli antagonisti di Frattura ancora ufficialmente non c’è. La conferenza era per le politiche, la sua risposta a chi chiedeva dell’assemblea che sceglierà il leader, «una cosa alla volta»
«Tonerò fra i banchi di scuola», ha aggiunto. E forse sarà in campo alle regionali contro Frattura.

r.i.

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