Ore, giorni di silenzio. Da domenica, quando sembrava certa e cosa fatta la convergenza dell’ex presidente della Regione e dei suoi fedelissimi sul candidato indicato da tutto il resto del centrodestra Donato Toma, Michele Iorio è rimasto fermo.
Alle prese con la costruzione della lista ma anche con la definizione della linea. Non tutti i suoi uomini sono d’accordo infatti. Il braccio di ferro con l’eurodeputato di Forza Italia Patriciello non è finito. Ieri sera la conferma dell’appoggio al presidente dell’Ordine dei commercialisti. Iorio, però, sta ancora decidendo se scendere in campo in prima persona. La squadra a sostegno di Toma sarebbe quella di Insieme per il Molise. Che, per esempio, sulla costa conta su Antonio Di Brino, ex consigliere regionale di cui è realistico immaginare oggi una riproposizione.
Anche il movimento Creare futuro di Antonio Tedeschi dice sì a Toma, contro cui – precisa il capo del movimento – non c’è stato mai nulla di personale, solo un dissenso dal metodo che ha portato alla sua investitura. «Il nostro obiettivo, sin dall’inizio, è stato quello di proporre la candidatura di una figura di alto spessore morale e umano, proveniente dalla società civile, capace di ottenere fiducia e rispetto in primo luogo dai cittadini, che abbiamo poi individuato nella persona del giudice Vincenzo Di Giacomo», ricorda Tedeschi. Di Giacomo, però, ha detto no. Quindi, dopo qualche giorno di dibattito interno, Creare futuro ha scelto di «correre al fianco» di Toma «con l’obiettivo di restituire al Molise il governo che merita e di cui c’è bisogno, per risolvere in maniera definitiva le problematiche che si sono inesorabilmente venute a creare nel corso degli ultimi anni. La Regione deve essere rappresentata da persone preparata e che nella vita hanno dimostrato il proprio valore. Ci batteremo con tutte le forze, distinguendoci per i nostri valori e per le nostre idee, per far sì che vinca una proposta concreta». Il movimento, da quanto spiega la nota, quindi avrà una sua lista. Nel pomeriggio di ieri era circolata la voce che Tedeschi e il sindaco di Pescolanciano Manolo Sacco potessero essere in lista con i Popolari per l’Italia di Vincenzo Niro. Circostanza smentita dall’ex presidente del Consiglio regionale. La sua squadra è pronta da tempo, ha detto rassicurando chi ha già dato la disponibilità.
Quello della composizione delle liste non è un tema da poco. La nuova legge, eliminando il voto disgiunto, rafforza proprio il ruolo delle liste nella costruzione del risultato finale. Centrodestra e centrosinistra, quindi, sono alla ricerca di candidati forti e in grado di combattere contro l’onda grillina. Chi vota 5 Stelle sceglie il simbolo, nessun altro partito o movimento ha un brand simile oggi, quindi deve affidarsi ai campioni di preferenze. Stavolta, inoltre, il collegio è unico: sono 20 i nomi da proporre coprendo l’intero territorio regionale. E bisogna garantire la parità di genere, su 20 nomi, almeno 8 devono essere di donne (o di uomini).
Nel centrodestra, qualche curiosità, oltre a FI ci sarà la lista Orgoglio Molise (la nuova Rialzati Molise). Capolista dovrebbe esserne il presidente uscente del Consiglio regionale Cotugno. A mettere insieme la squadra degli azzurri si sta dedicando la coordinatrice Annaelsa Tartaglione: eletta deputata, vuole dimostrare a Roma e a Berlusconi che la fiducia in lei è stata ben riposta. Di sicuro sarà in campo il capogruppo uscente Cavaliere.
Il resto è un’incognita, accompagnata da tante chiacchiere. Fatta la scelta del centrodestra, ad esempio, non è ancora certo con quale lista sarà in campo l’ex assessore della giunta Frattura Massimiliano Scarabeo. Si era parlato di Fratelli d’Italia, della Lega e più di recente di Forza Italia. Comunque, manca poco per soddisfare la curiosità.

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