Unico ‘regionale’ uscente, l’assessore all’Agricoltura Vittorino Facciolla. Per tutti gli altri, anzi, è la prima partita per uno scranno di Palazzo D’Aimmo.
Rinnovamento e professionalità, rivendica la segretaria e capolista Micaela Fanelli, nella squadra del Pd. La squadra del presidente uscente che non si vergogna, al contrario rivendica con orgoglio, quanto è stato realizzato in questi cinque anni.
«Una lista dove spiccano le donne, la professionalità e l’entusiasmo», spiega Fanelli aprendo la conferenza stampa. «Volti nuovi, ma profondamente radicati sui territori d’appartenenza (dalle città alle aree interne, dalla provincia di Isernia al Basso Molise), espressione migliore delle professioni e dell’impegno politico e sociale ai quali va il primo e più sentito ringraziamento del partito».
Poche frasi ciascuno, poi, per descriversi e spiegare i motivi della candidatura. Rompe il ghiaccio Maricetta Chimisso, vice sindaca a Termoli e preside. Vittorino Facciolla ci mette entusiasmo, lo stesso – precisa – delle elezioni politiche (era candidato nel collegio maggioritario della Camera di Campobasso) con l’augurio di un risultato migliore. Mette sul piatto gli ultimi numeri che sorridono alla sua azione di governo: il Psr è arrivato al 97% di spesa, rischio disimpegno di fatto azzerato, fino a dicembre il Molise dovrà spendere solo altri tre milioni. «Noi ci mettiamo i temi, i programmi e la faccia. Gli altri sperano solo di essere spinti dal simbolo».
Carmela Lalli, avvocato e consigliere giuridico di Frattura. Suo braccio destro in alcune delle scelte di maggiore impatto di questa legislatura. Di fatto, se la filiera avicola ha un nuovo proprietario che si chiama Amadori – ma lei ha seguito ogni trattativa che c’è stata prima di quella definitiva – è frutto in molta parte del suo lavoro. Si dice «orgogliosissima» della candidatura col Pd. E ricorda che nel 1995 fu consigliere comunale, allora col Pds, della prima amministrazione Massa.
Tra gli altri, Francesco Lombardi, giovane sindaco di San Pietro Avellana e unico candidato del centrosinistra nell’alto Molise; Sergio Sardelli, che a Isernia è stato consigliere comunale e provinciale; Pasquale Marcantonio, segretario della federazione basso Molise. E Carla Giammaria, ostetrica del Cardarelli che auspica l’attuazione della legge Gelli in sanità, lontana dalle polemiche fra pubblico e privato. Ancora: Anna Saracino, assessore al Comune di Campomarino; Pasquale Cerio, sindacalista, «sempre dalla parte dei più deboli»; Claudio Izzi che lavorerà per le aree di confine e per i giovani; Francesca Primiano, vice sindaca di Montagano da sempre impegnata nel sociale; Mariarosaria Di Stefano, medico e assessore al Comune di Santa Croce di Magliano; Luca Coromano alla sua prima esperienza con tanta voglia di valorizzare le risorse ambientali; il medico di famiglia Pasquale Giuliano; Andrea Saracino laureando in economia; Enzo Bertone ex dipendente Solagrital; Maria Teresa Palombo, consigliere di opposizione al Comune di Morrone nel Sannio.
Ognuno di loro dichiara motivi e obiettivi. Poi i ‘saluti’. Del sindaco di Campobasso Antonio Battista, che rileva l’orgoglio ascoltato nelle parole di tutti, l’unità e la proposta. Gli altri, dice, non ce l’hanno perché «non ci si può limitare al reddito di cittadinanza». Della presidente dell’assemblea dem Venittelli: «È un momento difficile, ma ci faremo sentire».
Del presidente uscente Frattura e del candidato presidente Veneziale. Che fra le altre cose raccoglie l’invito al confronto degli avversari (in particolare lo ha avanzato Toma): «Noi ci stiamo perché sappiamo quali sono le cose più importanti per i molisani».
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Accolto da un applauso, Frattura passa il testimone

Arriva alle 11.10. I ‘giocatori’ sono ancora negli spogliatoi. Li raggiunge, il tempo di aprire la porta, lo vedono e scatta l’applauso. Allenatore con cui la squadra ha consumato qualche strappo, Paolo Frattura passa le consegne al collega più empatico, che – trasferito il discorso in politica – ha meno veti sulla propria testa. Comunque, Frattura è un allenatore che non abbandona il team.
In conferenza stampa è la segretaria uscente a gettare un sasso nello stagno. «Terminata la mia esperienza da segretario regionale, si apre la stagione del rinnovamento anche per noi – dice infatti Micaela Fanelli – E a tutti chiedo il massimo dell’impegno, dell’interesse, della vicinanza, a partire dal presidente Frattura al quale chiediamo di svolgere un ruolo da garante, un ruolo attivo e importante, in questa delicata fase». Il suo augurio, spiega alle tv, è: mai più divisioni, mai più personalismi.
Nella stanza, a fare gli auguri ai competitor, l’ex deputata Laura Venittelli. Parole di incoraggiamento che il governatore sottolinea applaudendola. Ma, si sa, fra i due la sfida è aperta. E potrebbe a breve riguardare il vertice del Pd Molise.
Lui nel suo breve intervento del congresso non parla, non ancora. Ringrazia, invece, il partito e il centrosinistra per l’esperienza vissuta, importante nonostante i momenti di difficoltà. Altrettanto importante l’unità. Non si appassiona, ammette, al tema continuità o discontinuità. Ma risponde a Iorio che ritiene necessaria una nuova stagione di investimenti in sanità evidenziando che grazie al riordino finanziario del settore chi guiderà ora la Regione ha 100 milioni di investimenti nella sanità pubblica. A Carlo Veneziale augura che «il grosso lavoro svolto con scelte difficili possa significare giorni di sorrisi per la prossima legislatura. La tua umanità e la capacità di approcciare col sorriso anche le difficoltà e la vera discontinuità».
Un passaggio del testimone che non è indolore. Ma viene suggellato da un abbraccio. «Non siamo generatori automatici di slogan ma abbiamo gli strumenti – gli fa da sponda Veneziale nel suo intervento che chiude la conferenza – per disegnare il prossimo quinquennio. Noi non discutiamo sui blog, stringiamo mani».

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