Nel programma di Donato Toma, candidato governatore del centrodestra, c’è spazio anche per le fasce più deboli.
«Anche nel Molise – ragiona Toma – si registra un fenomeno analogo a quanto accade su scala nazionale, vale a dire l’aumento del numero di famiglie a basso reddito a fronte di una diminuzione di quelle ad alto reddito e questo ci induce a ripensare a forme di welfare più incisive di cui la Regione Molise possa farsi carico. Ma ciò che è più drammatico è la situazione di molti nostri corregionali che sono affetti da forme di disabilità. Lo Stato assegna a costoro, anche a quelli che hanno avuto riconosciuto un grado di invalidità del 100%, un assegno mensile pari a 279 euro, una somma del tutto insufficiente, soprattutto quando si è soli o e se si versa in difficili condizioni economiche».
Le sue proposte, dunque. «Va completamente rivista ed implementata la normativa sulla “non autosufficienza”, predisponendo servizi diurni e notturni destinati a persone con disabilità grave e gravissima. Oltre ai soggetti pubblici cui è affidata la gestione di tali servizi, reputiamo utile il ricorso a soggetti del terzo settore, associazioni, cooperative sociali, fondazioni, enti religiosi, con i quali stipulare apposite convenzioni. Crediamo molto nell’assistenza domiciliare, in quanto, da un lato, vengono abbattuti i costi che deriverebbero dal ricovero in strutture socio-sanitarie, dall’altro, viene data alla persona non autosufficiente l’opportunità di non essere privata del contesto familiare e dei suoi affetti». Toma punta inoltre su nuove forme di sostegno alla normale attività domestica mediante un servizio di consegna domiciliare di farmaci e alimenti a chi non può provvedere autonomamente.
«Siamo convinti – conclude – che alle istituzioni politiche spetti sì il compito di assicurare alla nostra regione crescita economica e prosperità, ma anche il dovere di promuovere le varie forme di solidarietà. E la vera solidarietà, per noi, sta nel riuscire a rafforzare la coesione sociale e favorire la creazione di autentici e forti legami, che porti tutti a non sentirsi soli, ma parte di una comunità, presente e attenta ai bisogni di ognuno. Vogliamo restituire a ciascun molisano la dignità che merita».

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