Di Maio abbassa l’asticella. Nell’attesa del 22 aprile, sceglie di allentare la tensione sulle regionali e ridimensionare la portata del test.
Se il centrodestra alle regionali di fine aprile dà un significato simbolico di primo piano in vista della soluzione del rebus per l’esecutivo nazionale – e anzi all’interno della coalizione è guerra fra Forza Italia e Lega – il capo politico del Movimento 5 Stelle invece dice: «Il voto regionale può avere un valore nazionale quando vanno al voto più regioni, di grandi dimensioni e quando il voto è temporalmente distante da un voto nazionale. Qui non c’è nessuno di questi tre casi. E quindi i risultati elettorali del Friuli Venezia Giulia, come anche quelli del Molise, non possono avere una concreta influenza sulle vicende nazionali».
In un’intervista a Il Piccolo, Di Maio anticipa la sua partecipazione – ieri – ad eventi per le regionali del Friuli (in programma il 29 aprile) e rivendica, per il Friuli ma lo ha già fatto pure in Molise, il profilo del Movimento «che rifiuta i rimborsi elettorali, fa campagne elettorali low cost e si batte contro le poste puntuali, utilizzate in modo sfacciato dai consiglieri regionali per coltivarsi il proprio orticello elettorale. Gli altri candidano sindaci e politici di professione, anche indagati. Anche nel Friuli Venezia Giulia e a Udine noi ci affidiamo a persone che, quando vengono elette, rispettano gli impegni presi. Come il milione di euro restituito dai nostri consiglieri regionali e confluito nel Fondo per lo sviluppo delle Pmi». E si dice convinto che «i migliori risultati alle urne si ottengono con proposte di buon senso, capaci di dare risposte alle esigenze della gente, e dando il buon esempio anche quando si entra nelle istituzioni, esattamente come fanno i nostri eletti».
Dopo la due giorni che lo ha portato da Termoli a Isernia passando per Bojano, Di Maio torna in settimana per la chiusura della campagna elettorale. Un suo comizio, insieme ad Alessandro Di Battista, è previsto giovedì 19 aprile ad Agnone alle 21.30. non sarà, però, l’unico impegno di Di Maio in regione per il rush finale.
Giovedì la sua strada incrocerà quella di Matteo Salvini. Pure il leader della Lega sarà nella città altomolisana, ma alle 20. Alle 21.30, invece, chiuderà a Isernia.

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