Un pomeriggio di incontri quasi bilaterali. È entrato nel vivo il confronto sul contratto di sviluppo istituzionale promosso dal premier Conte per il Molise, dopo quello avviato nella Capitanata.
In Prefettura a Campobasso ieri l’ad di Invitalia Domenico Arcuri e il consigliere del presidente Gerardo Capozza che per Conte sta seguendo la partita dei contratti di sviluppo si sono confrontati con sindaci, rappresentanti di organizzazioni di categoria e imprenditori o professionisti che hanno idee da poter sviluppare e concretizzare con uno strumento che il governo nazionale vuole utilizzare per le aree del Paese che hanno maggiori problemi ad agganciare la crescita.
Una serie di tavole rotonde, che ad esempio hanno visto la discussione di nodi prioritari per la viabilità e le infrastrutture. Fra le proposte, quella di un percorso ferroviario alternativo a quello che – sulla tratta da Campobasso a Isernia – oggi passa per Bosco Redole. Un progetto che si potrebbe integrare con l’elettrificazione della rete fino a Roccaravindola e velocizzerebbe il percorso. È una delle iniziative delle comunità locali che il presidente della Camera di commercio Paolo Spina ha illustrato l’11 febbraio al premier Conte al Palazzo del Governo.
O, ancora, sul tavolo c’è un progetto innovativo per la formazione che vede protagonista pure l’Università e che è stato illustrato dall’avvocato isernino Ottavio Balducci.
Attraverso il contratto di sviluppo sarà possibile finanziare progetti che non sono stati già sovvenzionati o candidati ad altre forme di contributi. Devono essere anche strategici per lo sviluppo del territorio, quindi portare valore aggiunto, e cantierabili. Non ci sono, invece, limiti di finanziamento.
L’istruttoria la farà direttamente Invitalia nazionale, che con numerosi incontri in Molise sta facendo in modo che amministratori pubblici e soggetti privati comprendano le potenzialità di questo strumento. In Prefettura, alle riunioni, è intervenuto anche il governatore Toma.
Il 4 aprile si svolgerà un altro incontro, probabilmente quello definitivo, in Prefettura a Isernia. Poi, la presentazione dei progetti che, se approvati, saranno finanziati con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri.
r.i.

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