Pontida 2019 sarà ricordata per l’aggressione a Gad Lerner e per l’esibizione sul palco di una bimba di Bibbiano che poi si è scoperto che di Bibbiano non era. Due brutti episodi che hanno messo in ombra l’annuale raduno delle camice verdi sulla spianata di Pontida dove il capitano si presenta da ex vicepremier ed ex ministro. Ma anche senza incarichi di governo Salvini fa il pieno: il popolo leghista e sovranista lo incita, lo bacia, si esalta. E a Pontida il Carroccio cambia pelle e diventa forza di “resistenza” a questo nuovo governo giallorosso che ha allontanato il voto almeno fino alla elezione del prossimo inquilino del Colle.
Entusiasta il coordinatore regionale Luigi Mazzuto che ha raggiunto Pontida per la quinta volta consecutiva insieme ad una nutrita delegazione molisana: due pullman carichi di militanti-soci, simpatizzanti e amministratori locali del Molise che ha messo in vetrina le proprie peculiarità soprattutto agroalimentari al Gazebo delle Regioni.
La trasferta di Mazzuto è iniziata sabato mattina con la partecipazione all’incontro promosso da Matteo Salvini con i governatori, gli assessori regionali ed i sindaci, per affrontare la fase politica futura, con il territorio protagonista. Presente anche il gruppo giovani con in testa la coordinatrice regionale Giulia Minnillo.
Archiviata Pontida, il 19 ottobre in Piazza San Giovanni ci sarà la manifestazione promossa da Salvini senza bandiere di partito per protestare contro il governo “delle poltrone”. Il Molise leghista e sovranista ci sarà.

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