Quattro conferme su cinque. Cambia solo il capo del IV dipartimento, che si occupa di trasporti e lavori pubblici fra le altre cose.
All’architetto Giuseppe Giarrusso succede un altro architetto, un esterno. Si tratta di Manuele Brasiello, da tutti chiamato e conosciuto come Manuel, che attualmente ricopre l’incarico di direttore dell’agenzia per la ricostruzione post sisma 2002.
Non è una deminutio per Giarrusso – sottolinea il governatore Donato Toma – che dopo il 6 febbraio «sarà destinato a incarichi speciali direttamente dipendenti dalla presidenza». A capo della Protezione civile ai tempi di Iorio, Giarrusso potrebbe tornarvi. Quasi sicura la staffetta a capo dell’Agenzia finora guidata da Brasiello, che comunque terminerà il suo lavoro entro un anno e mezzo, due anni. Per Giarrusso, però, in particolare Toma sta pensando alla centrale unica di committenza. Per ora sono idee, a febbraio il presidente le concretizzerà anche riaffidando gli incarichi ai dirigenti. Prevede qualche rotazione.
«In questo modo abbiamo rafforzato il IV dipartimento. Abbiamo liberato Giarrusso per utilizzarlo per incarichi più delicati, dove si può meglio spendere la sua ottima professionalità, e recuperato un dirigente, Brasiello, che avremmo potuto perdere al massimo fra un paio d’anni». Lunedì, nella conferenza stampa di fine anno, il presidente aveva evidenziato più volte la performance dell’agenzia della ricostruzione, che ha ridotto il ritardo nei pagamenti da due anni a 7 mesi. Un ‘endorsement’, alla luce della delibera approvata quello stesso giorno, più tardi nel pomeriggio. «Brasiello ha lavorato benissimo e secondo le mie indicazioni», dice dopo la decisione Toma.
Si mormora che Giarrusso non l’ha presa proprio benissimo. E la dialettica fra lui e il presidente è stata accesa anche qualche mese fa. Voci, che però sembrano fondate. Toma non scende in polemica: «Sarà dirigente di servizi importanti che dipendono direttamente dalla presidenza».
Nelle ore concitate delle delibere di fine anno, pare che siano stati necessari cambiamenti in corsa e non semplici per una previsione di accertamento di crediti sui trasporti, da parte proprio del IV dipartimento, che poi non si è avverata. Ma il governatore insiste: nessuna deminutio né punizione. Giarrusso farà altre cose importanti per la Regione.
Restano al loro posto Mariolga Mogavero (I dipartimento), Massimo Pillarella (II), Claudio Iocca (III) e Lolita Gallo a capo della direzione generale Salute. Gallo ha presentato domanda anche per il vertice dell’Asrem. La conferma a Palazzo Vitale la mette fuori dalla partita per via Petrella? Sono partite diverse, conclude Toma.
r.i.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.