Era il 20 agosto quando, per la seconda volta in quasi un anno e mezzo, il Movimento 5 Stelle presentò la proposta di legge per abrogare la surroga, meccanismo introdotto dalla legge elettorale varata dal centrosinistra.
Ci aveva provato nel 2018, proposta – manco a dirlo – bocciata dall’Aula. E poi, in piena estate, ritentò quando l’attenzione sui temi politici cede il passo al ferragosto. Lunedì la proposta di legge 87, d’iniziativa dei consiglieri regionali 5s, arriva al vaglio della prima commissione consiliare, presieduta da Andrea Di Lucente, capogruppo dei Popolari per l’Italia. Relatore della pdl, Armandino D’Egidio, Forza Italia. La proposta dei pentastellati vuole abrogare l’articolo 15 della legge regionale 20 del 2017 che ha introdotto l’istituto della surroga, supplenza o sostituzione, che dir si voglia, tra i componenti della giunta e i consiglieri regionali: se un consigliere diventa assessore lascia il posto in Aula al primo dei non eletti della stessa lista. Così nel 2018 sono entrati in via IV Novembre Nicola Romagnuolo e Massimiliano Scarabeo, Paola Matteo e Antonio Tedeschi.
I 5 Stelle ci sono andati sempre giù pesante: l’obiettivo è riportare indietro le lancette dell’orologio, dicono, alla situazione ex ante. La ricostituzione del plenum dell’assemblea regionale e la riassegnazione ai consiglieri nominati assessori delle prerogative afferenti alla carica. Una proposta che guarda all’abbattimento dei costi dell’apparato politico e che, nella stesura dei pentastellati, già si preoccupa di destinare le risorse derivanti dalle economie: nel dispositivo che lunedì sarà al vaglio della prima Commissione consiliare, all’articolo 5 si prevede che i risparmi – derivanti dalle indennità che non verranno più erogate ai consiglieri entrati in Aula in sostituzione degli assessori – siano destinati al miglioramento dei servizi della sanità regionale. Un tema parecchio sensibile, è evidente. Soprattutto alla luce di quanto certificato dal Tavolo tecnico il 21 novembre scorso e delle situazioni emergenziali che vive il settore. Cosa è cambiato in questo anno e mezzo? Si è aperto un fronte politico, annunciato già dal presidente Toma, nella maggioranza. Una sorta di breccia in quello che sembrava un muro granitico, che coinvolgerebbe esponenti di spicco del centrodestra, ora convinti che è meglio eliminare la surroga. Il primo segnale concreto arriverà lunedì.
ppm

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