Sette ore di confronto, al termine del quale il governatore Donato Toma si sente di dire che la partita si può giocare. Anche perché Unilever su Pozzilli non ha ancora deciso nulla.
Al tavolo istituzionale che si è svolto con la responsabile del network europeo Homecare Maria Pia De Caro (nella foto in alto), l’azienda ha proposto una serie di azioni.
Ma una cosa ha chiesto con chiarezza: che le maestranze dello stabilimento molisano tornino al lavoro (140 addetti oltre a 40/50 interinali). Pare che sugli scaffali della distribuzione si percepiscano già le conseguenze del fermo produttivo di Pozzilli. Non sono state poste, ha detto ieri mattina in Aula Toma, particolari richieste relative ai trasporti o alla logistica.
Anche Unilever, all’indomani della riunione fiume, ripercorre le tre azioni da intraprendere, quelle che ha proposto o accettato in via Genova. Intanto, l’avvio del progetto pilota per il sito molisano che prevede un investimento di 200mila euro per il 2020 nell’ambito dell’accordo per la digitalizzazione Industria 4.0. In particolare, il progetto punta all’upskilling e al re-skilling dei lavoratori: miglioramento delle competenze che già hanno e acquisizione di diverse abilità. La rivisitazione del network europeo non esclude, par di capire, che a Pozzilli si possa produrre diversamente o cose diverse.
Inoltre, si è deciso di attivare un tavolo permanente con l’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali e il mantenimento del sito sul territorio anche attraverso l’utilizzo di strumenti quali pre-pensionamento, supporto delle istituzioni per aumentare l’attrattività del territorio,valutazione di ulteriori opportunità di sviluppo industriale.
A notte fonda ci si è salutati rinviando l’aggiornamento all’indomani, quando al Mise c’è stata la riunione con la sottosegretaria Alessandra Todde e nel pomeriggio, in azienda, l’assemblea dei lavoratori. Che ha deciso di prolungare lo sciopero fino all’esito del nuovo vertice di domani al Mise con la sottosegretaria Morani.
Stringata la nota di Todde (5s) alle agenzie: «Ho ripreso le interlocuzioni con Unilever Italia. Abbiamo discusso sia delle proposte per salvaguardare i lavoratori, sia degli strumenti di supporto necessari a rendere strategici i quattro siti produttivi presenti in Italia» ha detto a margine dell’incontro cui ha preso parte il responsabile Risorse umane di Unilever Italia. «Abbiamo discusso delle varie tematiche relative al sito industriale di Pozzilli, in Molise, e alle altre unità produttive della multinazionale presente in Italia. L’obiettivo, sia da parte del Mise che da parte dell’azienda, è quello di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per salvaguardare l’occupazione e per rendere Unilever Italia strategica nel panorama europeo».
L’impegno che ha chiuso la riunione è a riconvocare le parti in tempi brevi, in modo da strutturare concretamente un percorso condiviso con tutti gli attori al tavolo. «Nuovo passo di un percorso che seguiamo con fiducia», commentano i portavoce 5s in Consiglio regionale. Fiduciosi nella filiera pentastellata (il ministro Patuanelli e la Todde), ma incalzano la Regione: «Dovrebbe fare molto di più». Per esempio, «affiancando il Piano Transizione 4.0, che migliora e potenzia il Piano Industria» rendendo attrattivo il territorio in termini di servizi. Quindi, per esempio, «la Regione potrebbe utilizzare i fondi Por, attuali e futuri, per cofinanziare il Piano Transizione 4.0 in Molise e aiutare, così, le aziende che decidono di restare o che investono nella nostra terra».

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