Entro fine anno, il Molise probabilmente scenderà sotto la soglia dei 300mila residenti.
L’ultima rilevazione Istat (consultabile sul sito dedicato dall’istituto statistico alla demografia), su settembre 2019, registra una popolazione di 303.173 persone. A inizio gennaio erano 305.617. La proiezione, naturalmente basata sulla media, è di una perdita di residenti, per l’intero 2019, pari a 3.258 unità. Con un dato definitivo stimato in circa 302.359 persone. Se anche nel 2020 i saldi (fra nati e morti e fra chi lascia l’anagrafe molisana e chi vi si iscrive) resteranno più o meno gli stessi – senza scostamenti significativi – si scenderà a poco più di 299mila residenti. Che, va detto, è già un dato non completamente aderente alla realtà: in quanti lavorano altrove in Italia e all’estero ma hanno mantenuto la residenza in Molise pur non vivendoci di fatto?
L’allarme lo lancia, all’esito di una rielaborazione dei dati Istat e delle proiezioni effettuate da un team di esperti, Forche Caudine.
«L’istituto nazionale di statistica – rileva l’associazione dell’emigrazione molisana – fornisce nel suo bilancio demografico mensile i dati provvisori relativi a circa quattro mesi precedenti. Per cui, per avere un dato assestato di fine 2020 dovremo attendere almeno l’estate del 2021. Tuttavia, effettuando elaborazioni e proiezioni sul quadro statistico molisano, a partire dai dati 2016, è possibile attestare con una certa attendibilità il momento in cui la popolazione molisana scenderà di un numero nell’indicazione del centinaio di migliaia».
In sostanza, già a fine anno i molisani residenti potrebbero scendere a meno di 300mila. Si dirà ancora ‘grande quanto’ un quartiere di Roma o invece ‘neanche un quartiere di Roma’?
«Il vero problema – continuano dall’associazione – è che il calo della popolazione s’è molto accentuato negli ultimissimi anni. Se appena dopo il 2000 viaggiava intorno alle mille unità annue di saldo naturale, oggi il bilancio complessivo annuo delle ‘perdite’ di popolazione è quasi triplicato. In sostanza la diminuzione media mensile è passata dal centinaio di unità, alle circa 131 del 2016, alle 163 del 2017, alle ben 225 del 2018. Il 2019 non dovrebbe scostarsi di molto dal doloroso dato dell’anno precedente»
Uno studio Istat di una decina di anni fa prevedeva per il Molise 257mila residenti nel 2061, previsione generosa visto che per il 2020 ne stimava 314mila e siamo a meno di 303mila.
Partendo dai 303.173 molisani di settembre scorso, Forche Caudine annota anche che la tendenza vede sempre l’accentuarsi dei decessi nella stagione invernale, «per cui non è da escludere un calo di altre 800-900 unità negli ultimi tre mesi del 2019, che porterebbe il dato a circa 302mila residenti. Nell’anno in corso, mantenendo il dato medio degli ultimi due anni, già tra novembre e dicembre la popolazione potrebbe scendere sotto le 300mila unità, anticipando di ben vent’anni questa discesa rispetto alle previsioni Istat di un decennio fa».
Il declino demografico per il Molise è iniziato negli anni Cinquanta, da allora solo qualche miglioramento negli anni Ottanta.
«Ma c’è un altro dato che accentua il problema del cosiddetto ‘inverno demografico’ – concludono dall’associazione. È quello della condizione professionale e soprattutto non professionale della popolazione residente.
La percentuale di ‘non forze lavoro’ e di persone in cerca di occupazione rispetto al totale è dominante: queste componenti, che includono i percettori di pensione e di altri sussidi, occupano quasi i due terzi di tutta la popolazione. In sostanza, su mille persone occupate, circa 1.600 non sono più nel mondo del lavoro o non lo sono mai state e circa 300 sono in cerca di occupazione».

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