Nuovo appello alla responsabilità individuale quello lanciato anche ieri dal presidente Donato Toma. Un’altra giornata campale per il governatore che risponde alle richieste di chiarimenti dei giornalisti con la solita disponibilità. Nonostante siano le 20 passate di un sabato sera che di certo non è annoverabile tra quelli tipici di un normale week-end, Toma è ancora alle prese con l’organizzazione del trasferimento dei pazienti che sono ricoverati al San Timoteo.
«Entro mezzanotte dovrò risolvere le questioni ancora sospese – racconta – come ad esempio quella di un paziente che è in terapia intensiva. L’obiettivo è liberare la struttura per consentire la sanificazione a partire dalle prossime ore. Così il San Timoteo potrà riaprire entro qualche giorno e consentiremo anche all’ospedale di Vasto di poter riprendere fiato».
È il caso Termoli a tenere in agitazione, in apprensione il presidente, il direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano e il direttore sanitario Virginia Scafarto. «Abbiamo definito il piano di dismissione dei 57 pazienti che sono stati sottoposti a tampone assieme al personale sanitario che è ancora operativo, adesso l’obiettivo è riaprire l’ospedale» spiega il governatore con un filo di voce, risultato evidente di ore e ore passate a telefono o in riunione. Ringrazia tutti gli operatori sanitari che, con abnegazione e alto senso del dovere, «stanno dando il loro meglio per monitorare il territorio, isolare e contenere la diffusione di altri contagi» spiega ancora Toma. Ma, rimarca con forza – e non è di certo eccessivo il suo ennesimo appello alla responsabilità di ognuno – che «il vero nemico da battere non è il Covid-19 in sé quanto taluni comportamenti scorretti che potrebbero compromettere il lavoro messo in campo. È perentorio attenersi scrupolosamente alle disposizioni emanate dal Governo, dalla Regione Molise e dalla autorità sanitarie». Appelli che ormai sono diventati un bombardamento continuo ma che, per alcuni purtroppo, paiono cadere nel vuoto. Toma racconta della collaborazione preziosa e fattiva che ha ricevuto dai sindaci grazie ai quali si effettueranno controlli rigidi nei locali dove è facile dimenticare le prescrizioni, le regole da osservare. Senza se e senza ma. «Solo insieme, in un clima di fattiva collaborazione, supereremo questo particolare momento» continua ancora.
Sul fronte dei contagi, fortunatamente il dato è identico a quello del venerdì nero del Molise. Sempre 14 i positivi, si registra uno spostamento di dinamica però: un paziente che era sottoposto ad isolamento domiciliare, è stato trasferito nel reparto di malattie infettive, spiega il dg Asrem Oreste Florenzano. Duecentosette le persone in isolamento, 153 in sorveglianza attiva. Sotto controllo la situazione dei due pazienti ricoverati in terapia intensiva al Cardarelli le cui condizioni sono stabili. Attenzione altissima sul nosocomio termolese, come è evidente. Svuotare il presidio, sanificare e riaprire l’ospedale sono le azioni da concretizzare. «Ma la prevenzione è l’unica potente arma che abbiamo – spiega Toma anche nel corso di un veloce video sulla pagina Facebook della Regione Molise – anche stasera evitiamo i luoghi affollati: contribuiamo alla diffusione di comportamenti virtuosi». E, alla luce di quanto sta accadendo in queste ore in Lombardia e in undici province del Nord Italia, è davvero il tempo di regolarsi tutti di conseguenza.

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