Tamponi a tutti i sanitari del Molise impegnati a contrastare l’epidemia. Lo chiede al governatore Donato Toma e al dg dell’Asrem Oreste Florenzano il Pd Molise indicando a riferimento la circolare ministeriale (n.0005889) che prevede la possibilità di fare tamponi a soggetti asintomatici che hanno avuto contatti con persone risultate positive al covid-19.
«L’esperienza positiva della Corea del sud che ha rallentato la pandemia ci insegna che questo è possibile anche grazie ad un numero enorme di tamponi (oltre 20mila quelli effettuati in Corea)», sostengono dal Pd.
Da Zaia a Bonaccini, da Emiliano a Rossi, molti governatori hanno deciso (o chiesto) di passare a uno screening più massiccio, ampliato agli asintomatici e al personale sanitario.
«Crediamo che sia un dovere della Regione e di tutti noi assicurare la massima tutela a tutti i sanitari che quotidianamente combattono una dura e pericolosa battaglia contro l’epidemia anche in considerazione del principio di massima precauzione. E soprattutto crediamo che sia questo il momento di agire perché il picco nella nostra regione deve ancora essere raggiunto», dicono i dem guidati dal segretario Vittorino Facciolla.
A Toma e Florenzano chiedono perché non sono state date risposte in merito alla possibilità di fare tamponi su un numero più ampio di persone e vogliamo sapere se il motivo è legato ad eventuali difficoltà tecniche o economiche. «In tal caso abbiamo rinnovato al presidente la nostra disponibilità a donare somme di denaro, per quanto nelle disponibilità economiche del Partito o a sostenere una nuova campagna di raccolta fondi mirata esclusivamente all’acquisto di test per i tamponi».
Quanto alla raccolta fondi già avviata dal Pd e finalizzata all’acquisto di dispositivi di protezione individuale per gli operatori della sanità, sono stati raccolti 2.550 euro: si può continuare a contribuire fino al 25 marzo.
Sollecitazioni per un’implementazione dei test per il coronavirus sono arrivate, per esempio al sindaco di Campobasso, anche da medici del capoluogo. Il dentista Santo Garocchio, ad esempio, ha indirizzato al primo cittadino, con un post su Facebook, la proposta di prendere in considerazione lo screening di massa annunciato dalla Regione Toscana – 500mila test con priorità agli operatori della sanità per poi estenderli ai cittadini – e utilizzarlo anche in Molise.

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