Preceduto da una serie di riunioni con gli stakeholders, è stato sottoscritto – su impulso dell’assessore regionale Luigi Mazzuto – l’accordo quadro regionale che individua gli ambiti di applicazione, i termini e le procedure per l’attuazione della cassa integrazione guadagni in deroga. L’assessore regionale ha chiarito gli aspetti fondamentali nel corso di una call conference: possono accedere i datori di lavoro del settore privato inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo settore compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti e, in generale, tutti quelli per i quali non trovino applicazione le altre tutele previste dalle vigenti disposizioni. Grazie all’accordo raggiunto nelle scorse ore tra il ministro Catalfo e l’associazione bancaria italiana, il primo assegno arriverà entro Pasqua e dunque ben prima dei canonici 2-3 mesi di lavorazione delle pratiche. La convenzione sottoscritta da parti sociali (sindacati e imprese), Abi (Associazione bancaria italiana) e ministro del Lavoro consente agli istituti di credito di anticipare fino a un massimo di 1.400 euro per la Cig a zero ore di 9 settimane (assegno proporzionato, se per periodi inferiori o se part-time). Il lavoratore non dovrà fare nulla: imprese, Inps e banche convenzionate intrecceranno l’iban del suo conto corrente dove saranno accreditati i soldi. Sul lavoratore non graveranno né costi né interessi, come richiesto dai sindacati. Per quanto riguarda l’accordo quadro regionale, la dotazione economica iniziale ammonta a 6 milioni e 207mila euro (in base alla ripartizione operata sulla somma totale stanziata dal Governo di circa 3 miliari di euro) ; la platea di potenziali beneficiari, in regione, si aggira sulle 12mila e 500 unità. Ma l’azione di pressing dell’assessore Mazzuto, con il supporto dei colleghi dell’Esecutivo, continua visto che è stata avanzata richiesta di estendere le misure e gli ammortizzatori anche alle categorie non contemplate. Lo strumento della cassa integrazione in deroga non si applica ai datori di lavoro che hanno diritto di accedere alle prestazioni ordinarie che dovranno richiedere la prestazione con causale “Covid19 Nazionale” alla propria gestione di appartenenza. Per i datori di lavoro con più di 5 dipendenti è necessario preventivamente espletare l’esame congiunto che può essere concluso anche in via telematica, da sottoscrivere tra il datore di lavoro o suo rappresentante con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale. Sono esclusi dalla platea dei destinatari i lavoratori domestici, i lavoratori di aziende che possono utilmente accedere alla cassintegrazione ordinaria o alle prestazioni garantite dal FIS e dai Fondi di solidarietà, i lavoratori assunti dopo il 23 febbraio 2020. Tutta la documentazione è pubblicata sul sito web istituzionale della Regione Molise (www3.regione.molise.it) ed è accessibile selezionando il seguente link, visibile sulla parte in alto a sinistra della home page attraverso la sezione “Le ultime notizie della Regione Molise sul Coronavirus e alcuni siti web di approfondimento” dove si trovano i link “Provvedimenti a favore di lavoratori e imprese” ed infine il link “30 marzo – Accordo quadro per l’utilizzo della cassa integrazione in deroga” dove sono consultabili tutti i documenti. Le domande vanno presentate direttamente alla Regione Molise – Terzo Dipartimento Valorizzazione del Capitale Umano – Servizio Politiche per l’Occupazione, all’indirizzo di posta elettronica certificata regionemolise@cert.regione.molise.it con invio attraverso il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) o da quello dei soggetti da essi abilitati o delegati, con la indicazione del seguente oggetto: “Emergenza COVID-19 Nazionale – Richiesta per la concessione del trattamento di cassa integrazione salariale in deroga” a decorrere dal giorno 30 marzo 2020”. Le domande di accesso dovranno essere tramesse con utilizzo dei file pubblicati sul sito istituzionale della Regione Molise e potranno essere presentate per un periodo valido dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020.

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