Il Molise si avvicina al picco di contagi da coronavirus. «Mai come adesso, massima attenzione nel rispettare le norme», raccomanda il governatore Donato Toma. «Ora dobbiamo tenere duro più che mai».
Il punto della situazione in un video diffuso ieri pomeriggio su Facebook. «Quando vengo in ufficio e vedo tutte le serrande chiuse sto male, perché so che dietro ogni serranda abbassata c’è una micro impresa che non sta guadagnando, c’è almeno una famiglia, bambini». Oltre all’emergenza sanitaria, ribadisce Toma, la Regione fronteggia quella economica: «Primi in Italia, abbiamo varato un prestito a tasso zero e senza garanzie, fino a 5mila euro subito, per partite iva, professionisti, commercianti, artigiani e pmi» e poi c’è il contributo da 10 a 50mila euro per le aziende che attuano il lavoro agile. Altre misure sono in arrivo per chi è in difficoltà. Il Molise prima di altri, aggiunge, ha recepito le misure restrittive, «mentre a Milano facevano gli aperitivi noi già mettevamo in sicurezza il territorio».
Ringrazia i componenti della task force – prefetti, presidenti delle Province, Protezione civile, Ordini dei medici, Anci, comitato scientifico, l’Asrem, i commissari – e il popolo molisano, «unito, rispettoso, lavoratore, votato al sacrificio. Stiamo dando una prova fortissima: siamo la regione con meno contagi, dove il contagio si è diffuso per ultimo e stiamo tenendo bene».
A chi fa polemica su tutto, aggiunge, a chi «giornalmente diffonde terrore e fake news» dedica due parole: «Vergogna e irresponsabilità». Che lui sia contro il commissariamento della sanità, dice, è noto. Ma «avete sentito dire qualcosa da me? Sto dicendo “ho ereditato situazione disastrosa”, “è responsabilità di chi c’è stato prima di me”, “è responsabilità dei commissari”? O ci sto mettendo faccia, il corpo e il cuore? Poi verrà momento di tirare le somme, ma dopo».
Ripercorre i punti salienti del piano ospedaliero: Covid hub Campobasso, spoke Termoli e Isernia, ospedali di alleggerimento a Larino e Venafro, ospedale di Agnone, ricognizione di tutte le altre strutture sanitarie sul territorio. A chi diffonde allarmismi sfruttando la paura dico che il nostro piano ospedaliero e di assistenza domiciliare garantisce adeguata prossimità rispetto al numero degli abitanti». Agli allarmismi, sottolinea, lui contrappone la speranza. «Grazie a un team di esperti stiamo già pensando al dopo, a come fare in modo che il sistema sanitario molisano pubblico diventi sempre più eccellenza, annotando costantemente cosa succede durante l’epidemia».
Quindi l’appello finale: «Sono giorni cruciali, restiamo a casa, rispettiamo le regole, fidiamoci di quanto le istituzioni stanno facendo. Ringrazio ancora una volta i sindaci, i medici e il personale sanitario, i microbiologi, i farmacisti, i negozianti aperti, le forze dell’ordine, la protezione civile, gli autisti e quanti continuano a lavorare. Siamo forti e con coraggio stiamo vincendo».
Ai molisani ieri è giunto anche il grazie dell’azienda sanitaria regionale. «Come in una grande famiglia unita, nella quale ogni membro è pronto a dare il proprio contributo nei momenti di necessità, così la società civile molisana si è posta senza indugio al fianco della sanità regionale e degli operatori impegnati in prima linea, in questo momento di grave difficoltà per l’intera popolazione. Amministratori, imprenditori, professionisti, singoli cittadini e tanti ragazzi animati da un entusiasmo commovente e coinvolgente stanno lavorando con noi e per noi per dare risposta ai tanti bisogni legati all’emergenza sanitaria in atto. A tutti e a ognuno di loro va il nostro commosso ringraziamento – così il dg Oreste Florenzano e il direttore sanitario Virginia Scafarto – per aver dato un senso concreto e tangibile alla parola solidarietà».
red.pol.

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