Tre ordinanze. Due riguardano Riccia e Montenero di Bisaccia (dove ieri sono cessate le misure disposte dal governatore quando sono state dichiarate zona rossa). E stabiliscono una prescrizione, che viene introdotta per la prima volta, con la terza ordinanza, per Termoli.
Nella città più grande e importante della costa molisana l’obbligo di indossare mascherine è imposto a coloro che vi abitano quando escono da Termoli e a chi invece vi entra per tutto il tempo della permanenza . Il che – insieme ai divieti imposti dai decreti nazionali – rappresenta una stretta motivata da una precisa preoccupazione.
In virtù del recente incremento dei casi positivi e dei loro numerosi contatti in sorveglianza registrati nel Comune di Termoli, i vertici Asrem – si legge nel provvedimento firmato dal governatore Donato Toma – «hanno segnalato l’esigenza sanitaria di adottare nel medesimo territorio comunale ulteriori misure di contenimento rispetto a quelle attualmente vigenti nell’intera regione al fine di circoscrivere e isolare i focolai evitando la diffusione massiva del virus» anche nel resto del Molise.
Stessa prescrizione, l’utilizzo obbligatorio della mascherina, dunque pure per Riccia e Montenero di Bisaccia sempre fino al 17 aprile. Per chi non la rispetta, è prevista una sanzione amministrativa da 300 a 4mila euro, aumentata fino ad un terzo se la violazione utilizzando un veicolo.
«Il governo nazionale ha già stabilito l’impossibilità di spostarsi da un comune all’altro se non per lavoro, questioni sanitarie o di necessità. Con le nuove ordinanze ho quindi prescritto, in aggiunta al quadro generale, che chi esce da Montenero, Riccia e Termoli deve proteggersi con mascherine, così anche chi vi entra e per tutta la permanenza. In realtà tutta l’Italia è ormai zona rossa, io ho solo aggiunto una misura precauzionale», ha spiegato così Toma il contenuto dei provvedimenti firmati ieri mattina.
Aspettando il picco atteso intorno a Pasqua, ha ribadito: questa è una settimana particolare, «richiamo l’attenzione di tutti i molisani sulla necessità di rispettare le misure di contenimento».
L’attenzione massima dell’unità di crisi di Palazzo Vitale, invece, è puntata sulle case di riposo. Sono 60 più o meno in totale e ospitano 1.800 anziani e soggetti fragili. «Sono tutte attenzionate, se gli addetti osservano scrupolosamente le norme di comportamento dovremmo limitare al minimo il contagio degli ospiti».
Quanto ai dispositivi di protezione e ai tamponi, al tg di Teleregione ha confermato l’insufficienza delle scorte che arrivano da Roma. La maggior parte dei test l’Asrem l’ha acquistata autonomamente. Il numero di posti letto in terapia intensiva, in relazione all’andamento della curva epidemiologica, al momento non preoccupa la Regione e l’azienda sanitaria. «Ma l’andamento del virus dipende dai nostri comportamenti – ha chiuso Toma – Ci auguriamo che tutti abbiano un comportamento corretto».

Azzerate le attività ricreative, crolla pure l’afflusso agli alimentari: Molise fermo fotografato da Google

Google mette in chiaro gli spostamenti di 131 Paesi colpiti da coronavirus, compresa l’Italia. Dati aggregati e anonimi che mostrano quanto sono affollati determinati luoghi e cosa è cambiato a seguito delle limitazioni. In un post ufficiale Google spiega che «sono sviluppati nel rispetto della privacy».
In Italia al 29 marzo l’affluenza a farmacie e alimentari è diminuita dell’85%, -94% bar e ristoranti, -87% i trasporti. -90% i parchi, -63% lavoro, è aumentata del 24% la residenzialità.
In Lombardia – regione senza dubbio più colpita dalla pandemia – l’affluenza agli alimentari ha segnato un -81%, ai trasporti -89%, al lavoro -65%, ai parchi -91%, ristoranti e bar -95%, +24% la residenzialità.
Alimentari e farmacie del Molise hanno visto scendere l’afflusso dell’82%, -91% per la vendita al dettaglio e le attività ricreative (quindi far e ristoranti), -84% per i parchi, una flessione dell’80% si è registrata per i trasporti e del 60% per il lavoro. La residenzialità in regione è aumentata del 29%.

red.pol.

Un Commento

  1. Umberto scrive:

    Nn si deve aspettare che diventiamo zona rossa per far indossare la mascherina a tutti….prevenire è meglio che curare…anche perché la sanità molisana vacilla un po’. ..

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