Via libera del Cdm ieri sera al ‘decreto rilancio’. «Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per una pronta ripartenza. Aiutiamo le famiglie che hanno figli, abbiamo un reddito di emergenza. Per i lavoratori le risorse sono cospicue, sono pari a 25,6 miliardi di euro», le prime dichiarazioni del premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo la riunione del governo.
Novità per il turismo: la prima rata Imu per gli alberghi e gli stabilimenti balneari sarà abolita, ha detto il premier. E alle famiglie con Isee sotto ai 40mila euro «sarà erogato un bonus vacanze pari a 500 euro». Il ministro dell’Economia ha sottolineato che «per le imprese dei settori ricettivi per affrontare le spese per adeguarsi ai nuovi requisiti stanziamo ben 2 miliardi». Bar e ristoranti «non dovranno pagare la Cosap, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico».
Sempre ieri sera sono arrivate alle Regioni le linee guida per ristorazione, lidi e spiagge, parrucchieri ed estetisti. Le categorie protestano: distanze, misure di sicurezza, modalità di lavoro e protezioni da indossare. Giochi e assembramenti vietati negli stabilimenti balneari. Ostacoli che a più di qualche imprenditori appaiono, almeno al momento, insormontabili. Anche perché di clienti ne avranno pochi e sicuramente meno di prima.
«Darò parere favorevole alle linee guida. Ci sono troppi pochi giorni – ha spiegato in serata il governatore Donato Toma – fino al 18 per poter studiare e proporre correttivi efficaci e che vadano incontro alle richieste degli imprenditori. A loro dico: ripartiamo così. Questa fase 3 affrontiamola pur nelle tante difficoltà e sono ottimista che, comportandoci responsabilmente e rispettando le regole di distanziamento sociale in generale, si possa arrivare presto alla fase 4 e quindi lavorare con minori accortezze che limitano e condizionano». Non c’è bisogno di una sua ordinanza, così è l’intesa col governo. Arriverà un nuovo dpcm.
La Regione, ha aggiunto, accompagna la ripresa con i bandi di sostegno alle aziende, il primo da 20 milioni è stato pubblicato e l’altro da 10 è in arrivo. «Preferisco il fondo perduto, che grava sui fondi europei, alla manovra fiscale che taglia entrate alla Regione».
Quanto alla situazione del contagio in Molise, ha ripetuto: «Non siamo più a zero, è vero. Ma il cluster è gestibile». L’andamento è stato oggetto di valutazione nell’unità di crisi che si è svolta ieri pomeriggio. Sono arrivate anche un paio di proposte per strutture ma, se si decidesse di trasferirvi i rom ci sarebbe bisogno di edifici adeguati. Per il momento, spiega Toma, il monitoraggio sanitario dell’Asrem e il pattugliamento delle forze dell’ordine stanno funzionando.
Infine, qualche giorno fa ‘ospite’ della videoconferenza è stato Giovanni Rezza, allora all’Iss e oggi nuovo dg della Prevenzione del ministero della Salute. «Ci aveva ribadito che solo il tampone ha valore diagnostico e non i test sierologici. Lo ha ripetuto con la circolare arrivata ieri», il commento di Toma.
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