A capo della Protezione civile era tornata a ottobre. Il governatore le tolse la direzione dell’Avvocatura regionale per spedirla a Campochiaro. Toma ha sempre detto di prediligere la rotazione fra i dirigenti di Palazzo Vitale. Prassi considerata fondamentale dal piano nazionale anticorruzione: così non si creano rischi nemmeno potenziali.
È un fatto però che qualcuno in questi mesi ha ruotato più degli altri. Alberta De Lisio, che dal 1 giugno Toma ha destinato alla guida della centrale di committenza (oltre che al patrimonio, alla logistica e al servizio datore di lavoro) e che quindi deve lasciare la Protezione civile dopo tre mesi di gestione dell’emergenza Covid. Prima di tornarvi, c’era stato un ‘fraintendimento’ col presidente sulla possibilità di mettere a disposizione di chi fa accesso agli atti i pareri dell’Avvocatura. Il ‘chi’ dell’accesso agli atti era il capogruppo 5s Greco. I malpensanti e gli avversari di Toma sospettarono che fosse quello il motivo dell’allontanamento di De Lisio. Ma l’interessata non ha mai parlato della vicenda.
Da giugno prenderà il posto di Alessandro Altopiedi alla centrale di committenza. E sul tavolo De Lisio troverà molti arretrati anche importanti, solo per la sanità per esempio la gara per il Cup unico e quella ancora più risalente per l’assistenza domiciliare. Altopiedi, a sua volta, prende il posto di De Lisio in un altro servizio importante della direzione Salute: l’accreditamento. E sempre Altopiedi sostituirà alla Mobilità Pellegrino Amore, che resta alla guida dei Centri per l’impiego.
Altro dirigente che in questi mesi ha ruotato più degli altri, Giuseppe Giarrusso. Che in verità è stato ‘declassato’ da Toma: era capo dipartimento. Poi capo dei Lavori pubblici, dal 1 giugno va alle Politiche energetiche. Sia i Lavori pubblici sia la Protezione civile sono vacanti: quindi deve seguirli direttamente Manuel Brasiello, successore di Giarrusso al vertice del IV dipartimento.
Infine, alla Cultura (la titolare Relvini è andata in pensione qualche mese fa) va Nicola Pavone. E Marilina Di Domenico, titolare del Bilancio, seguirà pure le riforme istituzionali e il controllo degli enti subregionali.

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