Per rendere strutturale la risposta dei servizi sanitari regionali al Covid-19, il decreto Rilancio mette sul tavolo – per il Molise – oltre 9 milioni: sette sono destinati all’incremento di posti di terapia intensiva e semi intensiva oltre che a rafforzare l’area medica e l’emergenza territoriale, 2.2 invece a incentivi e assunzioni di personale.
Entro il 17 giugno le Regioni devono produrre un piano della rete ospedaliera Covid, a presentarlo al ministero della Salute – dice il deputato dei 5s Antonio Federico – dovrà essere il governatore del Molise. Per l’esponente pentastellato la priortà è «superare la promiscuità tra pazienti Covid e non Covid all’interno dell’ospedale Cardarelli. Questo perché la struttura di Campobasso è hub regionale, è l’unica a gestire le urgenze con una rianimazione per qualsiasi patologia ed è un punto di riferimento per tutte le patologie, un unicum in Italia».
Federico quindi rilancia, alla vigilia della manifestazione di oggi, la possibilità di utilizzare il Vietri per trattare i pazienti Covid: «Una possibilità che va colta con intelligenza e lungimiranza, una possibilità importante per la quale le circolari ministeriali danno varie prospettive. In questo senso ritengo che se davvero vogliamo dare a Larino una prospettiva che vada oltre l’emergenza, pur rimanendo nell’ambito del contrasto al Covid, dobbiamo ancorare il Vietri alla medicina del territorio, alla prevenzione del virus, alle dimissioni protette di quanti hanno sofferto ma non possono ancora tornare nelle proprie abitazioni, e alla riabilitazione. Quest’ultimo aspetto, in particolare, renderebbe il Vietri un polo d’eccellenza unico in Italia. Accanto a queste funzioni, l’utilizzo della camera iperbarica sarebbe il fiore all’occhiello a garanzia di un servizio al cittadino concreto e completo».
La circolare di Urbani parla chiaro però: le terapie intensive vanno realizzate o rafforzate solo dove sono già presenti, in modo da evitare – dice lo stesso Federico – le ‘cattedrali nel deserto’. Non è il caso del Vietri, spiega subito l’onorevole grillino. Dove «dal punto di vista tecnico, è già possibile realizzare posti di terapia intensiva. Su questo punto ora attendiamo le valutazioni che faranno il commissario Giustini, il ministero della Salute e attendiamo la proposta del governatore Toma che ha una valenza politica, tecnica ed economica. Economica, perché se il Vietri centro Covid rientrerà nel Piano proposto dal Governatore, per rimodularlo sarà possibile utilizzare i fondi del governo nazionale, altrimenti dovrà essere il sistema sanitario regionale a farsene carico e non è un dettaglio.
Insomma sosteniamo la scelta del Vietri ma in un’ottica ampia, per rendere la struttura strategica, una eccellenza in ambito Covid. Da settimane sono in contatto costante sia con la struttura commissariale sia con il Ministero per trovare le migliori situazioni possibili fermo restando che la proposta complessiva e decisiva sarà quella del governatore. Anche con le scelte che saranno fatte sul Vietri, il Molise ha la possibilità di riassestare l’intero sistema sanitario. La nostra regione – conclude Federico – deve saper cogliere questa occasione».

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