Sul piatto ci sono 209 miliardi, l’obiettivo è arrivare a investirne il 40% per le infrastrutture del Sud.
È questa la partita del Molise, afferma il deputato Antonio Federico concordando con il governatore Toma. A cui però sembra indirizzare subito dopo un monito: «Penso di poter dire che mai come questa volta tutti gli attori istituzionali coinvolti debbano lavorare insieme e nella stessa direzione, senza strappi o fughe in avanti che possono essere utili ad avere qualche titolo di giornale, ma sicuramente non aiutano la nostra regione». Due giorni fa il presidente ha annunciato le richieste che porrà a Palazzo Chigi nel tavolo convocato sul Recovery plan: 4 corsie, ferrovia veloce fino alla costa, Fondovalle Tappino e messa in sicurezza del patrimonio viario.
Diversamente che dallo Sblocca opere, che in Molise interessa solo la Termoli-Lesina, Federico sottolinea che con il Recovery si tratta di individuare nuove opere da realizzare o completare.
«Raccolgo con favore gli stimoli che vengono da più parti per realizzare una strada a quattro corsie che unisca Venafro con Termoli: strategico – dice l’onorevole – resta in questo senso l’impegno, già assunto in termini progettuali da Anas, per la realizzazione della variante di Venafro con il collegamento della statale 685 all’autostrada A1 all’altezza di Mignano Montelungo. Dieci chilometri di strada, di cui otto in galleria, dal costo stimato di 250 milioni di euro. Lungo l’asse della Bifernina è invece necessario studiare e proporre un’alternativa al viadotto di Ponte Liscione, con costi non ancora preventivabili. Sciogliere questi due nodi significa facilitare qualsiasi tipo di idea o investimento che possa finalmente portare una quattro corsie in Molise».
Quanto alle ferrovie, «guardando con ottimismo ai lavori in corso per la elettrificazione della tratta Campobasso-Roccaravindola, ho già avuto modo di ragionare sulle altre piste ferrate della nostra regione insieme alla Commissione parlamentare competente. La Campobasso-Termoli, da poco riaperta al traffico dopo quattro anni di stop, necessita di investimenti abbastanza importanti, 510 milioni di euro per elettrificazione e velocizzazione. Più interessante potrebbe essere provare a recuperare, di concerto con la Regione Campania, la tratta ferroviaria Campobasso-Benevento (Bosco Redole-Pietrelcina) al fine di intercettare proprio a Benevento l’alta velocità Napoli-Bari.
Su queste idee di riconnessione del nostro territorio al resto d’Italia, torno a ripetere, bisogna spingere per poter aumentare le possibilità di ottenere le importanti risorse necessarie».

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