«Io non credo che il governo Frattura sia stato il miglior governo regionale ma neppure che sia stato il peggiore, l’attuale governo di Toma molto probabilmente lo è». Dal palco di Montagano dove si è celebrata la festa dell’Unità, arriva la stoccata del segretario dem, che nel governo guidato dall’architetto era vicepresidente e assessore all’agricoltura. «Certo – ammette Vittorino Facciola rivolgendosi alla platea democratica – noi abbiamo fallito una serie di obiettivi come recuperare competitività, ammodernare ed efficientare la macchina amministrativa, abbiamo avuto la difficoltà di costruire una sanità di qualità». Insomma sbagli ne sono stati fatti, dice il segretario, tant’è che «veniamo da un periodo in cui il ‘no al Pd’ era il motto invocato da chiunque e noi non siamo stati capaci di costruire una narrazione positiva che riflettesse le molte cose positive che invece siamo stati capaci di fare».
Cambiare verso però è possibile e necessario, ma insieme alle altre forze riformiste, perché se da un lato «il nostro Partito ha la grande capacità di continuare a proporre idee e progetti volti al bene delle comunità – dice Facciolla – bisogna però essere consapevoli che da soli non possiamo fare molto: abbiamo bisogno di unirci e concorrere a ricostruire il campo della Sinistra in Molise. Solo se faremo questo saremo appetibili e convincenti, capaci di attrarre nuove energie e creare un futuro migliore».
Ammessi gli errori del recente passato, in cui c’è stato – a dire del segretario del Pd – un deficit di comunicazione delle buone cose fatte, bisogna ripartire pensando «di costruire un modello significativo di infrastrutture dato che abbiamo la più bassa densità d’Italia e la popolazione più anziana (secondi solo alla Liguria), dobbiamo recuperare capitale umano ed essere capaci di poter attrarre lavoro. Sono questi i temi che deve percorrere chi ha responsabilità politica e deve avere una visione ampia. Non possiamo continuare a scimmiottare la politica, dobbiamo essere in grado di scrivere un programma fortemente riformista ed avere la capacità di assumerci la responsabilità di un’inversione di rotta basata sulla qualità, professionalità e competenze. Non è vero che uno vale uno; come per i medici così per gli amministratori serve il meglio delle competenze.
Ora serve un programma riformista serio sul quale costruire condivisione di obiettivi. Il nostro partito lo farà».
L’evento di Montagano ha visto la partecipazione di Caterina Cerroni, componente della segreteria nazionale dei Giovani Democratici e gli interventi di diversi esponenti del Partito Democratico del Molise. Nel corso della serata oltre che per la politica c’è stato spazio anche per momenti di riflessione con lo spettacolo teatrale ‘Digiunando davanti al mare’ di Giuseppe Semerararo e per la musica con il concerto ‘Tra cantautorato e tradizione’ di Leone Marcobartolo.

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