«Una vittoria per tutti i cittadini e un ottimo segnale per il Paese. Ma è anche la prova che il percorso di cambiamento intrapreso con il Movimento 5 Stelle al governo prosegue senza soste».
Il Movimento 5 Stelle si gode la vittoria, in Molise assapora il ‘trionfo’ con una percentuale bulgara. Il capogruppo pentastellato in Regione Andrea Greco nel tardo pomeriggio ribadisce le motivazioni di merito di quella che è una battaglia simbolo del Movimento. «Come ho sempre detto, il taglio dei parlamentari migliora i meccanismi istituzionali, li rende più veloci e garantisce migliori risposte alle esigenze dei cittadini. Il risultato del Molise, in percentuale di molto superiore a quello nazionale, è un dato che ci inorgoglisce perché sull’importanza della riforma non ci siamo mai nascosti, né risparmiati. Numeri chiari per i quali voglio ringraziare tutti coloro che si sono spesi per organizzare gli incontri sul territorio e promuovere questo referendum, a partire dagli attivisti che restano il cuore pulsante del Movimento. Ma voglio ringraziare anche tutti i molisani che sono andati a votare, nonostante le difficoltà e le preoccupazioni legate al Covid».
L’esigenza di completare il quadro – che i sostenitori del no mettevano in cima ai motivi per respingere il taglio e rinviare tutto a una riforma più organica – è avvertita anche dai 5s.
«Oora non bisogna fermarsi: occorre andare avanti puntando sul taglio degli stipendi di deputati e senatori, come già avviene solo ed esclusivamente per quelli del Movimento, e bisogna puntare anche e soprattutto su una nuova legge elettorale, che sia basata sulle preferenze, per ridare potere decisionale agli elettori e sottrarlo ai vertici dei partiti», aggiunge infatti Greco.
Che, infine, non risparmia stoccate ad alleati di governo nazionale e ad avversari storici. «Una parte della cosiddetta ‘sinistra’ ha appoggiato apertamente il ‘no’ ed è stata battuta», evidenzia. E, secondo dato, «Donato Toma continua a ‘perdere’. Da quando è presidente ha perso a livello elettorale nella sua città, Campobasso; perde ormai ogni settimana a livello istituzionale, sfiduciato dalla sua maggioranza e ora perde a livello referendario osteggiando una riforma che invece i molisani hanno dimostrato di volere senza esitazione. I cittadini, infatti, continuano ad indicarci una strada ben chiara e noi continuiamo a percorrerla con coerenza».

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