Vaccini, personale per la somministrazione e ampliamento del piano. Ma anche ripartenza delle lezioni in presenza a scuola.
Sono alcuni dei temi, quelli su cui sono emerse le maggiori novità, affrontati al tavolo Covid del Consiglio regionale ieri mattina. Ai lavori, oltre alla vicepresidente dell’Assise che coordina i lavori del tavolo Calenda, hanno dato il proprio contributo i consiglieri Fanelli, Manzo, Greco, Nola e Primiani rivolgendo domande al governatore Toma, al dg Asrem Florenzano e al direttore del IV dipartimento della Regione Brasiello.
Piano vaccinale e personale per le somministrazioni.
Dopo aver fatto il punto sull’andamento della campagna vaccinale, il presidente della Regione Donato Toma ha sottolineato come le dosi vengano gestite in Molise facendo particolare attenzione alla conservazione di una riserva per garantire il secondo richiamo. A fine mese potrebbe arrivare l’autorizzazione, inoltre, al siero di AstraZeneca (che non necessità della catena del freddo estremo ma può essere conservato come l’antinfluenzale), mentre le prime forniture di quello di Moderna sono arrivate in Italia.
La difficoltà maggiore, ha sottolineato ancora Toma, è la carenza di personale per le vaccinazioni, ma dal 20 gennaio – ha annunciato – dovrebbero arrivare i primi medici e infermieri messi a disposizione dal commissario nazionale Covid, la stessa struttura dovrebbe implementare l’invio di altri operatori tra aprile e agosto. Intanto, ha riferito il dg Oreste Florenzano, per l’esecuzione dei vaccini sono state richieste al personale già in organico le disponibilità a effettuare ore aggiuntive ai propri turni in modo da comporre e rendere operative 16 squadre.
Per quanto attiene, invece, il piano vaccinale – elaborato dalla direzione Salute della Regione e diramato dal commissario Giustini come piano ad interim e di cui sarebbe in corso di elaborazione un aggiornamento – Toma ha chiesto con una nota alla struttura commissariale di implementarlo con l’inserimento di medici di base, farmacisti, persone non autosufficienti e portatori di handicap.
Per le fasi in cui si procederà alla campagna di massa, inoltre, è in corso di stipula un accordo nazionale con i medici di famiglia per la somministrazione agli assistiti.
Il rientro a scuola.
Al momento in Molise è in vigore l’ordinanza del 2 gennaio che proroga al 17 le misure per la sospensione delle lezioni in presenza alle elementari (con possibilità di deroga da parte dei sindaci) e alle medie (per le superiori l’ha stabilita fino all’11 un decreto nazionale la cui efficacia in Molise è stata prorogata da Toma al 17).
Al tavolo di ieri, il governatore ha riferito che i dati epidemiologici e organizzativi rendono possibile, al momento, l’inizio delle attività scolastiche in presenza per il 18 gennaio. Con la supervisione delle prefetture è stato strutturato un piano dei trasporti che prevede l’aumento delle corse: 85 aggiuntive per la provincia di Campobasso e 25 per quella di Isernia. Il piano è dimensionato per una presenza al 75%, e può sostenere, ovviamente, anche una presenza al 50%.
Il direttore del IV dipartimento Manuele Brasiello, invece, ha riferito di come la Protezione civile regionale si stia adoperando per essere pronta, quando riprenderanno le lezioni in presenza, a evitare assembramenti presso i terminal dei bus e i plessi scolastici.
Il cluster al Cardarelli
Sugli oltre 30 contagi individuati fra pazienti e operatori dei reparti di chirurgia e medicina al Cardarelli di Campobasso ha riferito il manager Asrem. Tra le altre informazioni, Florenzano ha assicurato che non è emersa alcuna commistione delle strutture interessate e pazienti o personale sanitario dell’area Covid e che per quanto riguarda la radiologia, quando sono stati eseguiti esami a pazienti Covid questi stati trasportati con supporti di biocontenimento, l’area è stata interclusa ad altri pazienti e alla fine degli stessi esami l’ambiente è stato opportunamente sanificato.

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