Medici molisani non si sottopongono alla vaccinazione anti Covid, al segretario regionale del Pd Vittorino Facciolla risulta che siano «diversi» e che stanno «continuando a prestare servizio in strutture sanitarie pubbliche».
Facciolla lo trova «di una gravità inaudita se si pensa che, mentre da un lato si stanno facendo sforzi enormi per vaccinare tutti con grande rapidità, il loro comportamento calpesta secoli di scienza e invalida il giuramento di Ippocrate che essi stessi hanno prestato perché così facendo, di fatto, mettono a repentaglio la salute dei cittadini». Il capo dei democratici molisani se la prende con chi «governa la nostra sanità perché riteniamo che chi lavora in una struttura pubblica debba attenersi a determinate regole». Pronta una sua interpellanza al presidente Toma a cui chiede «previo riscontro dell’entità di questo fenomeno, cosa intenda fare nei confronti di questi ‘no vax’ pagati con i soldi dei cittadini», convinto a questo punto che abbia ragione Galli quando afferma che un medico che non si vaccina debba cambiare mestiere.
La presidente dell’Ordine dei medici di Campobasso Carolina De Vincenzo, sentita da Teleregione, spiega: «A noi risulta una grande adesione alla campagna vaccinale, solo oggi (ieri, ndr) abbiamo inviato ad Asrem una lista con 340 nominativi, Facciolla dovrebbe sapere che la vaccinazione non è obbligatoria e i colleghi sono liberi di svolgere la professione con le dovute precauzioni».
Sempre a Teleregione la replica del dg Asrem Oreste Florenzano, che parla di «adesione alta, più alta di tante altre regioni. Non posso escludere casi singoli ma riscontro – aggiunge – che per l’ennesima volta si vuole montare una situazione per dire che il sistema non funziona. Io a questo gioco che crea allarme sociale non ci sto».

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