Zona rossa in basso Molise anche per tutta la prossima settimana. Probabilmente in giornata il presidente Donato Toma la estenderà ai cinque centri che ne sono rimasti fuori con l’ordinanza di domenica scorsa (Bonefro, Provvidenti, Morrone del Sannio, Montelongo e Lupara). «Sto valutando», hQa dichiarato ieri pomeriggio dopo la riunione dell’unità di crisi.
Insieme a struttura commissariale, Asrem, comitato scientifico, prefetture e altri rappresentanti istituzionali che fanno parte dell’organismo, ieri mattina Toma ha analizzato l’andamento dell’epidemia anche alla luce dell’identificazione della variante ‘Voc’, più diffusiva ma che stando agli studi finora condotti non incide sull’efficacia del vaccino. «Alla fine della prossima settimana rivaluteremo la situazione in base all’andamento, vedremo se è il caso di ridurre la cintura attorno a Termoli e Campomarino. Per ora no. Il nostro obiettivo è scendere sotto 1 con l’indice Rt», ha aggiunto il governatore.
In relazione ai posti letto, la necessità più impellente è ampliare la capacità di assistenza delle aree mediche. «Acquisiti i 10 posti del Gemelli, c’è bisogno di uno sforzo ulteriore», ancora il presidente. Motivo per cui ha convocato, per la serata di ieri, un summit ristretto con i commissari, la direzione Salute regionale e l’Asrem. Un ulteriore Sos ai privati, da quanto è trapelato, con una particolare ipotesi in via di definizione. O comunque in valutazione.
Non è tanto un problema di spazi, comunque. È un problema di personale. E su questo fronte Toma ha chiesto alla Protezione civile nazionale, con una nota e un colloquio telefonico con il capo dipartimento Angelo Borrelli, un bando ad hoc per il Molise: 60 fra medici, infermieri e Oss.

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