Più meditata, il giorno dopo il commento a caldo che già lasciava presagire bufera, la dichiarazione del commissario della Lega Molise Jari Colla è per ora una dichiarazione di guerra.
«I giochi di palazzo e di poltrone dei suoi cattivi consiglieri lo hanno portato in un vicolo cieco», dice il deputato sulla scelta di Toma di «mettere la Lega alla porta». Dunque, il Carroccio è all’opposizione. In Consiglio non ha eletti ma è evidente che la prospettiva è quella elettorale, a partire dalle comunali di Isernia. «C’è una forma, un rispetto e una dignità a cui non si può venir meno. Cinque crisi di giunta regionale in 15 mesi, dove si è sempre cercato di trovare un capro espiatorio nella Lega e non si è mai voluto fare una riflessione seria sull’operato della giunta regionale, su cui avremmo molto da dire, sono sufficienti per mettere la parola fine a questa esperienza. Ora – prosegue Colla – raduneremo tutte le forze e i tanti uomini responsabili di centrodestra, della società civile, del mondo dell’impresa e dell’associazionismo che in queste ore ci hanno contattato, per costruire, insieme, un nuovo progetto di rinascita del Molise, con tutti gli uomini di buona volontà che non si rassegnano a questi tristi teatrini e che credono in futuro diverso per questa bellissima terra».
Tra gli uomini di buona volontà, e anzi lo ringrazia, Colla considera l’ex assessore Marone. «In questi mesi alla guida dell’assessorato siamo orgogliosi di esserci occupati della vertenza Gam riuscendo ad evitare il licenziamento di 203 lavoratori» e ottenendo «l’impegno del governo nazionale per il rifinanziamento dell’area di crisi complessa di circa 7 milioni che consentirà di prolungare ulteriormente la cassa integrazione a tutela dei tanti lavoratori e delle loro famiglie.». E poi, prosegue, l’assunzione dei precari di Molise Acque con l’impegno sottoscritto dall’azienda per la stabilizzazione. Infine, quanto alle politiche sociali, «il grande lavoro svolto da Marone in Conferenza Stato-Regioni che ci ha permesso di ottenere un aumento delle risorse statali per il fondo nazionale della non autosufficienza, azione che garantirà il sostegno economico a tutti i beneficiari che versano in situazione di disabilità gravissima».
E continuano le bordate dai sindacati. Pasquale Guarracino, segretario regionale Uiltucs, augura «buona poltrona» a Calenda. A cui chiede se è a conoscenza delle tante vertenze che ci sono sul tavolo. «Ha valutato possibili soluzioni prima di accettare il lauto incarico? Conosce la legge sul commercio, che da anni proviamo a modificare? Ha preso atto della profonda crisi del settore? Nei suoi lunghi monologhi sui vaccini, non ha mai richiesto i vaccini per gli operatori del commercio, né per quelli che lavorano nella vigilanza armata, o nei servizi, o nell’igiene urbana. E del rilancio occupazionale nei settori commercio, turismo e servizi ne ha mai sentito parlare? Di certo non basteranno più due post su Facebook buttati giù ad orologeria programmata a dare risposte alle centinaia di istanze che aspettano solo una risoluzione», conclude.

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